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martedì 1 giugno 2010

LA PROVINCIA FA CHIAREZZA SUL FOTOVOLTAICO

1 giugno 2010 - Ancora una volta ci sono da un lato, le esigenze di sviluppo, avallate per altro da precisi indirizzi nazionali e comunitari e dall’altro, le necessità di tutela e di preservazione dell’ambiente e del paesaggio così come del resto prevede la Costituzione.


Due diversi interessi, prioritari per lo Stato, ma non necessariamente in contrapposizione.
Rispetto alla realizzazione degli impianti fotovoltaici a terra superiori a 20 Kw, implicanti dunque
anche l’impiego di superfici molto estese, il legislatore ha voluto fornire un quadro normativo
all’interno del quale si articolano e riconoscono competenze e responsabilità ben precise e
specifiche.

Un procedimento che consente a tutti gli attori coinvolti non solo di esprimere una valutazione
tecnico amministrativa, ma di analizzare nel dettaglio e dunque valutare ogni singolo progetto.
La normativa prevede che l’Amministrazione Provinciale sia l’ente responsabile
dell’organizzazione dell’intero procedimento con la convocazione della Conferenza dei Servizi,
che una volta conclusa, porterà all’eventuale rilascio dell’autorizzazione unica.
Nello specifico l’Amministrazione Provinciale si esprimerà in merito all’aspetto paesaggistico e
forestale attraverso l’attivazione della propria Commissione Provinciale paesaggio composta da 5 membri esterni con competenze specifiche.


Siede, inoltre, in Conferenza dei Servizi anche la Soprintendenza per il Paesaggio che - spiega il Presidente Sertori - esprime addirittura un parere vincolante. Qualora il parere paesaggistico dovesse essere negativo, in dissenso dunque con gli altri, la Provincia dovrebbe chiudere la conferenza dei servizi e l’intero procedimento sarebbe sottoposto al giudizio dell’autorità sostitutiva, al Presidente della Giunta regionale o al Presidente della Conferenza Stato – Regioni.

Rispetto alle legittime preoccupazioni dei cittadini in merito all’impatto ambientale che l’impianto
di Teglio o altri simili potrebbero comportare - dichiara il Presidente della Provincia Massimo
Sertori - tengo a precisare che la legge impone una valutazione tecnica molto articolata al fine di trovare la giusta compenetrazione fra i due interessi coinvolti: quello dello sviluppo della
produzione di energie derivante da fonti rinnovabili e quello di tutela e valorizzazione del
paesaggio.

Non sempre questi obiettivi sono egualmente perseguibili - sottolinea Sertori - ma gli strumenti
consentono di trovare il giusto equilibrio fra le richieste di sviluppo e quelle di tutela.
La richiesta inoltrata per l’impianto di Teglio - il primo di queste dimensioni in valle - seguirà tutti i passaggi previsti dall’iter tecnico amministrativo applicato in questo caso per la prima volta in Valtellina per un’opera di tale estensione. Auspico - ha concluso il Presidente - che come sempre la Commissione provinciale Paesaggio possa lavorare con serenità e, vista l’importanza e la delicatezza del caso, mi auguro che, per raggiungere un valutazione oggettiva e mirata alla specifica richiesta, la Commissione valuti se eseguire un sopralluogo nell’area interessata.

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