Ha fatto tappa nella splendida casa "La Gatta" l'8° incontro (10 quelli previsti ogni anno) dell'Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino (ONAV) di Sondrio. Ad aprire la serata una relazione del competente ed esperto Lorenzo Colombo che ha mostrato dettagliatamente la geografia, la storia e il presente della viticoltura slovena. Ecco alcune caratteristiche:
- 3 sono le regioni vinicole suddivisibili in 14 micro-aree;
- 24.600 sono gli ettari coltivati con la vite (un'estensione paragonabile a quella della Sardegna);
- 1 milione di ettolitri è la produzione attuale di vini, 2/3 dei quali sono vini bianchi.
La storia della viticoltura slovena si può suddividere in 7 tappe fondamentali:
- il periodo celtico, nel quale i romani prendono atto della presenza del vino in questa regione;
- il periodo buio dell'Alto Medioevo;
- il periodo delle crociate (forte impulso alla produzione);
- il periodo Asburgico (forte impulso alla produzione);
- il periodo buio della malattia della filossera (intorno al 1850)
- il periodo del Comunismo (alta produzione, ma bassa qualità)
- il presente è caratterizzato da qualche retaggio comunista assieme a delle realtà di piccoli imprenditori che producono vini di qualità.
Terminata la presentazione si è proceduto con l'assaggio di un'estrazione di 10 vini sloveni (6 bianchi e 4 rossi) provenienti dalla zona della Primorska (la parte di litorale confinante con l'Italia). I presenti sono stati accompagnati nell'assaggio da Colombo che, insieme agli ospiti, ha cercato di giudicare in modo oggettivo i vini presenti. Al termine della presentazione non poteva mancare l'assaggio di un vino nostrano che ha raggiunto recentemente il mercato: il moscato rosa di Triacca.
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