Una o più famiglie con questo cognome si sarebbero stabilite a Tirano in pieno Medioevo.Per la verità, al loro arrivo a Tirano, potrebbero essere state portatrici anche di un altro nome di famiglia e avere preso il cognome Omodei o Homodeo successivamente. Comunque, di questo al momento non ne sono sicuro.
Attualmente Omodei è come tipologia un cognome regionale, con una presenza abbastanza consistente in Lombardia e molto minore in altre regioni, soprattutto al Nord. La concentrazione più forte di Omodei è nel Bresciano: probabilmente qualcosa di più di 200 persone. In alcune altre province lombarde il numero dei portatori del cognome in esame dovrebbe aggirarsi più o meno attorno alla trentina in ognuna di loro. In Valtellina e Valchiavenna questo nome di famiglia lo si trova una ventina di volte sulla guida telefonica locale. E' scomparso da Sernio da ormai un secolo: rimane in questo minuscolo paese dei dintorni di Tirano solo il nome del palazzo, di recente restaurato, abitato da una nobile famiglia locale, gli Omodei appunto.
A Tirano le famiglie Omodei superstiti sono pochissime, così come a Tovo di Sant'Agata. E' possibile che qualcuna si sia trasferita in direzione del Bresciano nei secoli passati; più certainvece l'emigrazione in Australia dove attualmente gli Omodei sarebbero nell'ordine della settantina.
Quanto all'origine, Omodei deriva dal nome medievale, di tipo cristiano, "Homodeus" o anche "Homodei". Nella zona di Tirano a partire dal Cinquecento il nome Homodei o Omodei è diventato celebre grazie al Beato Mario degli Homodei, il protagonista dell'Apparizione avvenuta a Tirano nei primi anni del 1500. Una Giovanna Omodei, moglie di Pietro Cabassi, fa parte anche della genealogia tiranese del mio trisavolo paterno Domenico. Giovanna è vissuta tra la seconda metà del Seicento e i primi due decenni del Settecento. Questa mia lontana antenata, per la mia famiglia, è portatrice di una parentela estintasi agli inizi dell'Ottocento.
Giac
Nessun commento:
Posta un commento