I due momenti sono stati dedicati al ruolo che il volontariato e il terzo settore in generale potrebbero assumere riguardo il tema “carcere e giustizia riparativa”.
Il progetto è finanziato all’interno del “piano regionale per la promozione e lo sviluppo di una rete a favore delle persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria e delle loro famiglie”. L’ente capofila e gestore è la cooperativa sociale Ippogrifo, i partner sono: il Comune di Sondrio, l’associazione Quarto di Luna, Lavops, la cooperativa sociale Il Prisma; gli altri enti coinvolti sono la Casa Circondariale di Sondrio, l’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (Uepe) e l’Asl della provincia di Sondrio.
Il “Training” consiste sostanzialmente nell’accompagnare i detenuti in misura alternativa o gli ex detenuti nel loro percorso di reinserimento nella società, partendo da un lavoro all’interno del carcere di Sondrio che prosegue all’esterno, cercando di garantire alla persona il rispetto dei diritti di cittadinanza, favorendo quindi l’opportunità di avere un lavoro, un’abitazione e una vita sociale.
Gli incontri sono stati l’occasione per promuovere il progetto fra le associazioni di volontariato e di conoscere la loro disponibilità all’accoglienza di persone a fine pena o fruitori di misure alternative alla detenzione, che sono seguite anche dall’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna, che ha sede a Como e segue le tre province di Como, Lecco e Sondrio.
A questi due momenti di confronto hanno partecipato alcune associazioni di volontariato, che operano sul territorio provinciale, nei diversi ambiti. A presentare il “Training”, a spiegarne le finalità e a raccontarne le esperienze erano presenti Paolo Pomi, coordinatore del progetto e Carmen Trinca Rampelin, referente per l’area lavoro, attività di volontariato e utilità sociale, Luigi Tagliabue, assistente sociale dell’Uepe Como-Lecco-Sondrio, Francesco Racchetti, garante dei diritti delle persone sottoposte a provvedimento nel carcere di Sondrio, Massimo Pinciroli, direttore Lavops, Alberto Giustolisi di Quarto di Luna e due volontari dell’Associazione Calcio Piateda, Aldo Parora e Franco. Nel corso degli incontri si sono susseguiti i loro numerosi e significativi interventi
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