Riguardo ai danni causati ai propri utenti dai problemi al sistema informatico delle Poste, Crosio, richiamando gli obiettivi di qualità fissati dal contratto di servizio stipulato con il Ministero, chiede al ministro Romani quali azioni intenda intraprendere per risarcire i cittadini penalizzati dai ritardati pagamenti dei bollettini postali. L’impossibilità di ritirare le pensioni, di spedire o ricevere raccomandate urgenti, di pagare bollettini rispettando le scadenze, infatti, non ha causato soltanto semplici disagi o l’allungamento dei tempi, trasformandosi in un danno economico per molti utenti che, loro malgrado, hanno subito le conseguenze dell’inefficienza delle Poste. Crosio richiama i compiti della società, di proprietà del ministero dell’Economia: assicurare la fornitura, su tutto il territorio nazionale, delle prestazioni comprese nel servizio universale.
“Non si può tollerare che i cittadini debbano subire conseguenze e, in alcuni casi, rimetterci anche dei soldi, per l’inefficienza e la superficialità di aziende che hanno il dovere di assicurare i servizi per i quali sono pagate – sottolinea l’on. Crosio –. Quanto sta accadendo in questi giorni per le Poste e la situazione di linee telefoniche e adsl di Telecom Italia nella nostra provincia, in particolare in Valchiavenna, è inaccettabile. A fronte del pagamento dei servizi dobbiamo patire oltremodo disservizi che causano gravi disagi e senza certezze sui tempi di ripristino. Ho ritenuto doveroso interrogare il ministro competente rispetto a queste problematiche, perché il Governo deve intervenire presso queste aziende richiamandole al senso di responsabilità nei confronti dei cittadini, oltre che al rispetto dei contratti”.
Nella sua interrogazione, il parlamentare valtellinese sottolinea come gli imprenditori valchiavennaschi siano danneggiati dal cattivo funzionamento di apparecchi indispensabili per la loro attività, quali telefono, fax e internet, sia in termini economici che d’immagine nei confronti di clienti e fornitori. Tutto ciò, nonostante Telecom sia incaricata di fornire questo servizio dal Codice delle comunicazioni elettroniche, assicurando standard di qualità, primo fra tutti il tempo di riparare al cattivo funzionamento entro il termine massimo delle 48 ore che, nel caso della Valchiavenna, è stato ampiamente superato. Per questo, Crosio ha informato ufficialmente il ministro della questione, portando la situazione della Valchiavenna all’evidenza del Governo
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