E' risaputo che il Poligono di Tiro di Tirano è l'unico funzionante in provincia di Sondrio (i più vicini si trovano in provincia di Brescia e a Monza). L'impianto è stato riattivato dopo decenni di abbandono per iniziativa della locale Sezione del Tiro a Segno Nazionale presieduta dal geom. Giovanni Corvi e coordinata dal capitano Piero Noli, segretario e responsabile dell'organizzazione. Il poligono è stato sostanzialmente ricostruito dal nulla su parte dell'area del vecchio "bersaglio" opportunamente riattrezzato secondo le attuali esigenze.
Il Tiro a Segno è uno degli sport riconosciuto dal CONI, ma costituisce anche un'esigenza per le esercitazioni dei militari e di quanti prestano servizi di sorveglianza in armi. Oggi il poligono di Tirano è dotato di più linee di tiro e, grazie alla sua capacità organizzativa, non solo funziona con regolarità, ma è possibile svolgervi importanti gare internazionali che richiedono anche l’impegno di personale qualificato (direttori di tiro).
Non è un caso che uno dei primi e più autorevoli promotori dei Tiri a Segno sia stato un patriota tiranese, Luigi Torelli, combattente dalle Cinque giornate di Milano alla "fatal Novara" e oltre, e che Tirano abbia avuto un gruppo di "bersaglieri" (così si chiamavano allora gli aderenti ai Tiri a Segno) fin dal suo ingresso nel Regno di Sardegna, alla fine della seconda guerra di Indipendenza nel 1859. E ciò avveniva mentre un altro grande promotore dei Tiri a Segno, niente meno che Garibaldi, teneva il suo quartier generale nel palazzo tiranese dei fratelli Salis, altri grandi sostenitori del tiro al bersaglio. L'idea di addestrare gli uomini all'uso delle armi era strettamente legata alle lotte che quegli uomini avevano dovuto sostenere per la conquista dell'indipendenza e della convinzione che un esercito di popolo fosse più adatto a difendere il proprio territorio rispetto a militari professionisti. Sarà questo il concetto che suggerirà al generale Perrucchetti di istituire il corpo degli Alpini.
Sabato 11 giugno 2011 alle ore 17.30, al termine di una Gara internazionale di tiro per pattuglie militari denominata ISISC 2011, organizzata con l'apporto della Sezione provinciale di Sondrio dell'Istituto Nazionale del Nastro Azzurro, presieduto dal cav. Alberto Vido, che riunisce i Decorati al Valor Militare, il poligono e la sezione tiranese del Tiro a Segno Nazionale verranno intitolati a Luigi Torelli. Alla presenza delle autorità civili e militari provinciali e locali verranno scoperte la targa di intitolazione e la restaurata lapide realizzata prima del 1920 dallo scultore Salvatore Pisani che, riproduce una lettera del 1864 di Garibaldi ai Valtellinesi su un trofeo di carabine con bandiera. (E' probabile che fra le tante lapidi che gli sono state dedicate, si tratti della più impegnativa riproduzione di una lettera dell'Eroe dei due mondi). Alla manifestazione, che si svolge nell'ambito delle iniziative coordinate dal Comune per i 150 anni dell'Unità d'Italia, prenderà parte la banda cittadina “Madonna di Tirano”, erede di quella società filarmonica che nel 1847 Luigi Torelli fondò e diresse.
La cerimonia di intitolazione sarà preceduta dai saluti del Presidente e del Sindaco a cui seguiranno gli interventi dell’Assessore alla cultura Ciapponi Landi e del Segretario del Tiro a Segno Piero Noli. Le salve augurali sparate da un gruppo di garibaldini in costume d’epoca e l'ammainabandiera sulle note dell'Inno di Mameli concluderanno la manifestazione.
Per l’occasione, a cura della biblioteca civica, sarà allestita in municipio (1° piano) una mostra di documenti dell’archivio storico comunale sul Tiro a Segno di Tirano che sarà visitabile domenica e lunedì nelle stesse ore di svolgimento delle consultazioni referendarie e nei giorni seguenti durante gli orari di apertura degli uffici.
Bruno Ciapponi Landi
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