La pluri-titolata e favorita verbanese Emanuela Brizio, al contrario, ha letteralmente dominato dai primi metri all’arrivo tra le donne con 5h 15' 01", lasciando la seconda a quasi 40'. Un volto nuovo e giovane, dunque, accanto a quello di una veterana, campioni tricolori nel 150° dell'unità d'Italia sulle bellissime montagne orobiche di Aprica e Corteno.
Si potrebbe definire tale risultato la sintesi perfetta di questa antica e insieme nuovissima manifestazione, che dopo un anno di stop è tornata alla grande sulla scena dello skyrunning con percorsi nuovi ed una altrettanto nuova organizzazione, pur con una storia alle spalle che ormai la rende mitica.
Dietro il raggiante Scalet, il formidabile discesista bergamasco Fabio Bonfanti, che nel finale ha recuperato posizioni su posizioni ed è giunto a soli 17” dal primo. Terzo a meno di un minuto, per la precisione 52”, il trentino Michele Tavernaro, campionissimo di orienteering, vincitore come la Brizio del premio di 500 euro per essere giunto primo a Cima Sèllero (2744 m.), tetto della corsa.
Nord-est batte Lombardia, dunque, anche se per poco. Quarto si è infatti piazzato Paolo Gotti, anch'egli bergamasco; quinto l'altro bellunese Piller Hoffer e sesto il friulano Fulvio Dapit.
Completamente assenti i valdostani, il Piemonte si è difeso bene con la Brizio, che ha lasciato dietro la bresciana valtrumplina Emanuela Galesi di chilometri e la bergamasca Carolina Tiraboschi, arrivata al traguardo di Santìcolo dopo 6 ore nette.
Nella mezza, definita nuovo splendido percorso da tutti, ha primeggiato il lecchese Stefano Butti, accanto alla bergamasca Lisa Buzzoni. Sugli altri gradini del podio Mikhail Mamleev e Daniele Zerboni, Cinzia Bertasa e Lorenza Combi.
Medaglia FSA anche ai vincitori della classifica over 50 Maria Rita Corradini e Rinaldo Gatta.
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