1 dicembre 2011 - Ieri sera si è svolto il Consiglio Comunale del Comune di Tirano. L'ordine del giorno più importante è sicuramente stato quello sull'esternalizzazione delle funzioni dell'Ufficio di Piano. Pubblichiamo l'intervento del gruppo di minoranza "Tirano per tutti".
Anche quest’anno, come nei precedenti anni, questo Consiglio si accinge con la votazione odierna a formalizzare la delega per la gestione in convenzione del servizio e delle funzioni nel settore sociale. Diversamente da quanto effettuato nelle precedenti votazioni, quest’anno intervengono diversi fattori che investono, questo Consiglio e i suoi componenti, di una responsabilità “diversa”. Data la particolarità dell’argomento sarebbe utile fare una sostanziale premessa.
Fra le diverse funzioni che un’amministrazione pubblica, come il Comune di Tirano, ha, vi è il dovere di svolgere, nel rispetto del proprio mandato istituzionale, la funzione di salvaguardia del benessere dei propri cittadini e, specificatamente, la tutela dei soggetti più deboli della sua comunità i quali, a volte, possono versare in condizione di difficoltà temporanea o permanente e investendo con ciò l’Assessorato alla Politiche Sociali di una delicata e fondamentale funzione di tutela di questi diritti...
Con la conferenza dei Sindaci del 26.10.2011 scorso si è data attuazione alla risoluzione di un annoso problema risalente al 2004 che riguardava la gestione del personale e le funzioni dell’Ufficio di Piano che, come è noto agli operatori del settore, si è aggravato nell’ultimo anno e mezzo di gestione dei servizi a loro delegati. Nella sostanza è stato previsto che in tempi molto ristretti alcune funzioni, a nostro personale giudizio le più delicate (mi riferisco alla tutela dei minori e al servizio di gestione degli anziani e dei disabili), vengano esternalizzate a soggetti diversi e comunque operanti da più anni nel settore.
A nostro parere vi sono cinque considerazioni da fare su questa procedura:
- La gestione dei tempi va a svantaggio di una buona gestione della necessaria e indispensabile transizione del servizio. In particolare a seguito della conferenza dei sindaci il giorno 04.11.2011 la Comunità Montana ha indetto un bando di gara pubblico aperto per l’aggiudicazione dei servizi priecedentemente menzionati stabilendo come data di presentazione dei requisiti e dell’offerta d’asta il 05.12.2011. Sottolineo che dal momento dell’aggiudicazione del bando al momento in cui tali servizi dovranno essere resi operativi, intercorrerà meno di un mese di tempo (feste comprese) tra, la stipula del nuovo contratto e, la gestione dell’opportuna transizione dei servizi oggetto di bando. Tutto questo creerà sicuramente un notevole dispendio di energie degli uffici senza avere la opportuna garanzia che i servizi possano partire senza intoppi gestionali e cosa ancora più grave senza che gli utenti finali non abbiano danno...
- In questo contesto e con questo quadro temporale si inserisco inoltre delle difficoltà di attuazione dei protocolli di azione in considerazione del fatto che il Piano di Zona è in scadenza a fine anno e l’iter per la formulazione del prossimo Piano triennale non è stato ancora definito nei termini e nei contenuti da parte di tutti gli attori coinvolti nella sua redazione. Non si capisce quindi come si voglia dare in gestione dei servizi senza avere stabilito in modo preliminare gli indirizzi di azione strategici. I vizi di forma generati dall’assenza di questo importante documento guida si aggiungo a quelli che si evidenziano dal disciplinare di gara ove si evince in modo chiaro che il soggetto ipotetico vincitore diventerà sia il controllore che il controllato e nulla è dato di segnalato su quale sarà il ruolo dei dipendenti già strutturati nell’organico dell’Ufficio di Piano. A onor del vero si attribuisce un non ben identificato ruolo di coordinazione/controllo all’Ente Appaltante ma non è stata posta adeguata cura su come e chi svolgerà questo ruolo...
- Si dirà che la scelta è stata dettata da caratteri di urgenza al fine di stabilizzare contrattualmente gli operatori del servizio e per non incorrere, visti i vincoli legislativi nell’assunzione del personale, nell’interruzione del servizio all’inizio del prossimo anno (evento devastante per tutti gli utenti dell’Ufficio di Piano). Questa è sicuramente una considerazione non corrispondente al vero dato che il problema era conosciuto da tempo e visto che i termini del disciplinare e del capitolato di appalto non prevedono esplicitamente né che si assuma a tempo indeterminato gli operatori già in essere, né che gli eventuali nuovi operatori lo diventino in sede di stipulazione di contratto aziendale. Il problema rimane e permarrà almeno per i prossimi tre anni o in caso di estensione temporale dell’appalto (come previsto dal bando di gara), per i prossimi sei. In ogni caso questo non darà garanzia che si fermi quell’increscioso problema del turn-over degli operatori che tanto hanno afflitto l’operato degli uffici nell’ultimo anno e mezzo...
- Se vogliamo analizzare un po’ più puntualmente il disciplinare di gara si capisce che si è voluto indirizzare l’affidamento verso tipologie di operatori che supportassero dei requisiti di natura economica e organizzativa tale da escludere, se non impedire che, anche per motivi di tempo, altri operatori del settore già noti e attualmente operanti nel territorio potessero organizzarsi alla partecipazione del bando di gara anche sotto forma consorziale; in questo caso si sarebbe potuta palesare una maggiore pluralità di offerte...
- L’ultima considerazione riguarda le funzioni che questo Consiglio avrà nel futuro visto che la durata della convenzione (6 anni) esautora di fatto i singoli Consiglieri da ogni possibile meccanismo di controllo o di accesso alle informazioni tale da poter formalmente monitorare l’oggetto di questa nostra delibera.
Per tali e sicuramente incompleti motivi ritieniamo di votare in senso contrario alla proposta di delibera oggetto di votazione al 3° Ordine del Giorno.
Domenico Barbalace, Tirano per tutti
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