28 marzo 2012 - Si sono svolti lunedì pomeriggio nella collegiata bormiese i funerali di Cesare Marelli, comandante partigiano con il nome di copertura Tom, cittadino onorario di Bormio e presidente onorario dell'ANPI provinciale.
Era nato il 3 aprile del 1920 a Retorbido in provincia di Pavia ed era giunto in Valtellina come geometra dell'impresa Morandini impegnata nei lavori idroelettrici della Sernio-Stazzona per l'AEM di Milano e successivamente nei lavori della diga di Cancano. In questo ambito entrò in contatto con il movimento antifascista guidato da Ferruccio Parri (futuro capo del governo) allora presso l'ufficio studi della Edison e maturò la sua adesione al Partito d'Azione.
Ufficiale degli Alpini, dopo l'8 settembre, riprende i contatti con Parri ed assume il comando di una formazione partigiana della 1a Brigata Stelvio operante nel Bormiese della Divisione Alpina Valtellina. Avrà poi ruoli di primo piano nell'appoggio logistico della Missione alleata Spokaine che vedrà il lancio di un gruppo di militari americani paracadutati a Livigno e sarà lui che andrà a incontrare all'Ospizio Bernina e ad accompagnare nel capoluogo del Piccolo Tibet il capo della missione capitano Barnas che da Livigno appoggerà la lotta partigiana anche come base della rete di collegamenti radio.
Al momento dell'insurrezione del 25 aprile si segnalerà per il richiamo alla legalità e salverà più di una vita, compresa quella di un condannato a morte accogliendo i pressantissimi inviti della vittima partigiana che non sopportava di essere la causa di una fucilazione. Uomo della Resistenza armata con radici nell'antifascismo culturale visse i primi anni del dopoguerra mettendo a frutto le sue capacità imprenditoriali.
Lasciata la Morandini si mise in proprio e divenne un pioniere nella costruzione di condomini a Tirano, dove abitava, a Sondrio dove nel 1948 aveva sposato Graziella Bordoni dalla quale ebbe l'unica figlia Elisabetta e a Bormio, che divenne la sua seconda patria.
E' morto in Brianza, vicino figlia e ai nipoti, ma è tornato a Bormio per essere accompagnato al camposanto dal suo amico arciprete, dai suoi partigiani, dai suoi Alpini e dai numerosi estimatori.
Alle esequie gli hanno reso omaggio con adeguate parole, oltre al celebrante, il presidente provinciale dell'ANPI prof. Sergio Caivano e la figlia Elisabetta
che lo ha salutato così: "Solo poche parole per l'ultimo saluto a mio padre, il comandante Tom. Era questo il nome che preferiva usare in memoria del periodo più "luminoso" della sua esistenza, gli anni della guerra partigiana in Valtellina. Bormio era così diventato il suo paese, la sua terra anche se era originario dell'Oltrepo' Pavese ed era arrivato qui a 17 anni per lavorare alla Morandini. Amava queste montagne, ne conosceva i boschi, che spesso da ragazza ho percorso con lui. Ricordo che di frequente nelle malghe più isolate, più in alto capitava di incontrare chi lo riconosceva, era il figlio o il nipote, o un lontano parente di un compagno partigiano. Il ricordo di quegli anni lo ha accompagnato sempre e, arrivato alla pensione, si è dedicato a diffondere fra i giovani la storia di quelle vicende, a mantenerne viva la memoria, incoraggiando e promuovendo la pubblicazione di vari testi. Questa era diventata la sua missione , lui un testimone vivente chiamato a raccontare , a ricordare. Sempre attivo e pieno di iniziative, ha avuto una vecchiaia serena e vecchio non si considerava, faceva progetti a lungo termine senza mai esprimere il dubbio che per lui quel "domani" forse non sarebbe arrivato. Sarebbe felice oggi di questo nostro grande abbraccio, felice di vedere che siete venuti in tanti e io vi ringrazio tutti di cuore."
Bruno Ciapponi Landi
Scritti di Cesare Marelli
- in Marco Fini, Franco Giannantoni La Resistenza più lunga : lotta partigiana e difesa degli impianti idroelettrici in Valtellina : 1943-1945 / Milano : SugarCo (I) 1984, (II) 2008. [Nell’edizione 2008 l’indice dei nomi ha una trentina di riferimenti.]
- in Ferruccio Parri. Un maestro di democrazia, atti del convegno tenuto a Bormio il 20 ottobre 1990, testi di Francesco Forte, Giovanni Spadolini, Leo Valiani, Alessandro Galante Garrone, Giulio Spini, Mario Invernicci, Cesare Marelli, Comune di Bormio in collaborazione con l'Istituto Sondriese per la Storia del Movimento di liberazione, Bormio 1990.
- in Resistenza al femminile: Ina Dei Cas e le donne nell'antifascismo (p.36-38), Atti del convegno tenutosi presso la Sala Congressi Terme Bormiesi, Bormio 16 ottobre 1993, a cura del] Comune di Bormio in collaborazione con l'Istituto Sondriese per la Storia del Movimento di liberazione e la Fondazione Riccardo Bauer, Sondrio 1993 p. 38
- in Si è spento negli Stati Uniti Victor Giannino, il Capitano “Vic”,[Intervista] in “Bormio 25 Aprile”, Sondrio 2003, a p. 2
- Considerazioni di un partigiano all’indomani della Liberazione, in “Bormio 25 Aprile”, Sondrio 2009, p. 4 (ripropone uno scritto del 1945 pubblicato a firma “Un partigiano della 1a Brigata Stelvio)
Condomini realizzati da Cesare Marelli in Valtellina
- Tirano, Condominio Marelli, 1958, progetto e cementi armati ing. Corrado Merizzi
- Tirano, Condominio Marelli nuovo, 1959, progetto arch.Pierluigi Gerosa, cementi armati del prof. ing. Dei Poli del politecnico di Milano (lo stesso dei cementi armati della sede della CCIAA di Sondrio)
- Sondrio, via Pio Rajna, progetto ing. Enrico Tirinzoni cementi armati ing. Corrado Merizzi
- Sondrio, Condominio al Ponte Eifel, progetto e cementi armati ing. Ugo Martinola collaboratore geom. Colombo
- Bormio, Condominio, progetto arch. Pierluigi Gerosa, cementi armati del prof. ing. Dei Poli del politecnico di Milano
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