26 luglio 2012 - L’associazione Giovani di un Tempo, con il suo presidente Ausilia Leoni, ha organizzato per martedì pomeriggio un’interessante visita culturale alle due principali chiese del paese di Lovero: la Parrocchiale di Santa Maria delle Grazie e Assunta e la chiesa di Sant’Alessandro, patrono locale.
A fare da guida il maestro e pittore Domenico Pini di Tovo che ha illustrato la storia delle due chiese e le principali componenti artistiche e architettoniche dell’interno e dell’esterno. Pini ha saputo incantare il pubblico presente con racconti storici del paese di Lovero e dei comuni limitrofi, oltre che con simpatiche curiosità legate alla popolazione loverina.
Più antica e preziosa la duecentesca chiesa di Sant’Alessandro, parrocchiale di Lovero dal 1598 al 1825; sorge in un castagneto ai margini del paese, presso le rovine dell'antico castello del XI/XII sec., di cui non esistono più tracce. Frutto di un ampliamento quattrocentesco che ne modificò l’orientamento, l’attuale edificio conserva il campanile in stile romanico e alcuni muri della primitiva struttura medioevale. L’interno appare particolarmente suggestivo per la presenza di numerosi lacerti ad affresco, riferibili al pittore “Giovannino da Sondalo”, che lasciano solo immaginare come potesse essere la chiesa nel suo momento di massimo splendore. Di rilevanza storico-artistica anche il tabernacolo-ciborio in legno scolpito e intagliato, dorato e dipinto a forma di tempietto opera di Alessandro Locheti di Lovero (1582) e l’altar maggiore che regge il tabernacolo, opera di Giovan Battista Del Piaz (1708) cui vengono riferiti anche il mobile della sagrestia (1716 ca.) e la statua lignea di Santa Caterina da Siena posta sull’altare di destra (1708 ca.). Di recente restauro gli splendidi affreschi eseguiti dal grosino Cipriano Valorsa nella seconda metà del Cinquecento.
Lungo la fiancata di sinistra corre l’antico cimitero-porticato, mentre sul retro si trova un ossario quadrangolare restaurato nel ‘700 e decorato dal pittore Giovan Battista Muttoni.
La Parrocchiale S. Maria delle Grazie e dell’Assunta, la cui costruzione iniziò nel 1596, è una chiesa particolarmente ricca. Frutto di molte aggiunte e abbellimenti, oggi presenta una sola navata con 6 cappelle laterali. È completamente affrescata e ricca di tele, intarsi, altari, colonne e capitelli che creano un’atmosfera suggestiva e di impatto. Di rilevanza storico-artistica il pulpito e il confessionale in legno scolpito e intagliato da G.B. Del Piaz, affreschi di Muttoni, l’organo recentemente restaurato e rimesso in funzione.
Al termine della visita, durata più di due ore, l’associazione ha offerto ai presenti anche un piccolo rinfresco sul sagrato erboso della chiesa di Sant’Alessandro.
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