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sabato 1 dicembre 2012

UN NIDO D'AMORE IN LIVIGNO, LOCALITA' PEMONTE

30 novembre 2012 - In una zona tranquilla di Livigno esiste un gruppo di case di modeste dimensioni. Tra queste una eccelle non per l'aspetto esterno ma per quanto contiene nel suo interno. L'amico Remo Bracchi ed io desideriamo chiedere il permesso di entrare in quel nido. (Di Giancarlo Bettini)
Su richiesta, una “fata” ci apre l'ingresso: una giovane dal gentile aspetto è la padrona di casa. Insieme a lei due cani che non conoscendo gli ospiti, dimostrano di non esserci amici. Solo dopo un gesto della “fata” si mettono da parte e ci lasciano entrare.
Lucia è il nome della “fata” che condivide la vita e la casa con un mio concittadino, Emanuele Mambretti. “Emanuele dovrebbe arrivare presto”, risponde Lucia alla richiesta di don Remo. Nell'attesa ci prepara un caffè e ci racconta un po' della sua vita. Continuo ad osservarla sentendo già per lei quanto Dante sentiva per Beatrice. Il mio sentimento è sincero, se fosse amore a prima vista, sussurro, sarebbe un qualcosa di sacro, l'amore del padre per una figlia.
Emanuele ritorna dal lavoro, dal Comune di Livigno, dove esercita da bibliotecario. A questo punto i due protagonisti divengono don Remo ed Emanuele. A Lucia e a me non rimane che il compito di ascoltatori.
Per i lettori devo chiarire alcune cose. Don Remo Bracchi è da tutti conosciuto, in valle è come “la betonega” per dirla in dialetto tiranese. Professore all'Ateneo Salesiano in Roma e Maestro di dialetti ama ritornare frequentemente in valle. Emanuele Mambretti era stato assunto dal Comune di Livigno per produrre quella enciclopedica opera, in due volumi, che racchiude i dialetti di Livigno e di Trepalle. Don Remo ed Emanuele hanno collaborato ed il risultato è lì da vedere. Personalmente ringrazio l'Amministrazione Comunale del Piccolo Tibet per la commissione dell'opera, ringrazio quello strano vice Sindaco che, perennemente, sventola il suo codino.
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E' di pochi giorni or sono la notizia che don Remo Bracchi ed Emanuele Mambretti hanno ricevuto il Primo Premio a Belluno per il Dizionario etimologico-etnografico dei dialetti di Livigno e Trepalle. E' un premio importante consegnato dal Vescovo di Belluno-Feltre mons. Giuseppe Andrich. Premio per un concorso al quale hanno partecipato 124 concorrenti. Il “Premio Caterina De Cio Bellati Canon” è stato indetto dall'Istituto Bellunese di Ricerche Sociali e Culturali.
Emanuele Mambretti, nelle pagine iniziali del suo lavoro afferma “LA REALIZZAZIONE DEL DIZIONARIO LIVIGNASCO E' STATA SIMILE AD UN VIAGGIO AVVINCENTE, RICCO DI SCOPERTE, EMOZIONI E SOPRATTUTTO, DI UMANITA'. “
Giancarlo Bettini

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