26 gennaio 2013 - Le vicende emerse in questi giorni e che
interessano direttamente il Presidio sanitario di Bormio stanno portando
alla luce un disegno che il Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera
nega a parole ma pratica con i fatti : lo smantellamento, pezzo dopo
pezzo, dei servizi sanitari presenti sul territorio.
Si è iniziato con la riduzione della presenza degli
specialisti negli ambulatoti del presidio, per poi passare all’annuncio
del trasferimento al Morelli del Centro dialisi, trasferimento che
interesserà anche quello di Tirano, e ieri alla dichiarazione di voler
spostare, sempre al Morelli, anche il servizio di odontoiatria.Ci si chiede, a questo punto, cosa valgano i piani di riorganizzazione che vengono discussi e presentati, e poi regolarmente disattesi. La vicenda del centro dialisi ne è una chiara dimostrazione: nella prima versione del Piano dell’Azienda Ospedaliera era contenuta la proposta di spostamento del centro di Bormio ( senza fare alcun cenno a quello di Tirano), proposta poi ritirata a seguito delle proteste dei Sindaci e delle Organizzazioni Sindacali. Oggi si scopre che in realtà l’Azienda ha chiesto addirittura un finanziamento alla Regione per realizzare, presso l’Ospedale Morelli, il nuovo Centro Dialisi, che assorbirà sia quello di Bormio che quello di Tirano.
Un metodo, quello utilizzato dal Direttore Gianola, che non può essere accettato, che si cerca di nascondere con finte rassicurazioni ai Sindaci o accampando ragioni di sicurezza mentre poi si procede con le scelte di smantellamento. Anche l’annuncio di ieri del trasferimento del servizio di odontoiatria ha seguito la stessa logica: nel Piano era contenuto l’annuncio, da tutti condiviso, dell’apertura del servizio di odontoiatria al Morelli, con l’obiettivo di rispondere alle forti carenze dell’Azienda in questo settore. Oggi si scopre non solo che verrà smantellato quello di Bormio, ma che gli operatori sono già stati spostati nei giorni scorsi nell’Ospedale sondalino.
Anche se, essendo in campagna elettorale, si tenta di nascondere le difficoltà e le reali intenzioni , il disegno è oggi abbastanza chiaro: si indeboliscono i servizi sul territorio, la presenza degli specialisti negli ambulatori, la rete di emergenza urgenza, con l’unico obiettivo di tagliare i costi.
Della realizzazione dei nuovi progetti per il Morelli (Centro per il Movimento, cura dei disturbi dell’alimentazione) non vi è quasi traccia, il futuro del Presidio Ospedaliero di Morbegno, che di ospedaliero ha mantenuto ormai solo il nome, rimane nelle nebbie.
Restano, tra annunci e smentite le manovre per lo svuotamento dei servizi più vicini ai cittadini, esattamente il contrario di quello che serve per la sbandierata “sanità di montagna”
La Segreteria Provinciale
CGIL SONDRIO
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