26 gennaio 2013 - Il candidato alla Presidenza di Regione
Lombardia del Patto Civico di Centrosinistra, avvocato Umberto
Ambrosoli, ha illustrato ieri il programma della coalizione che lo
sostiene, condiviso ieri nella riunione con gli alleati.
L’obiettivo principale del programma, vero e proprio
impegno personale del candidato Ambrosoli, è rilanciare lo sviluppo
della Lombardia per creare lavoro, arrivando a incrementare l’occupazione dall’attuale 65 al 70% della popolazione. Cinque punti percentuali di aumento del livello di occupazione che corrispondono a circa 300.000 posti di lavoro.Per conseguire questo obiettivo il programma di Ambrosoli contempla un corposo pacchetto di interventi in economia, orientati al sostegno e rilancio delle imprese:
- Investimenti per la costruzione di asili nido e l’assistenza domiciliare integrata ad anziani e persone affette da patologie croniche, per favorire l’occupazione femminile.
- Potenziamento dell’apprendistato, riforma della formazione professionale, introduzione di trienni di formazione tecnica avanzata, semplificazione accessi in azienda per stages, per favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro.
- Attivazione di un Fondo regionale per lo sviluppo per finanziare progetti industriali in settori strategici, favorire l’accesso al credito per start-up e aziende innovative.
- Riduzione del peso della burocrazia attraverso una rivoluzione organizzativa della Pubblica Amministrazione regionale orientata a semplificazione, informatizzazione ed eliminazione di adempimenti inutili.
- Riduzione della pressione fiscale sulle famiglie: eliminazione dell’addizionale Irpef per i redditi più bassi (< 30 mila euro) e riduzione per le fasce medie (tra 30 e 70 mila euro).
- Riduzione della pressione fiscale sulle imprese: abbassamento dell’Irap grazie alla regionalizzazione di alcuni poteri in materia fiscale e di contrasto all’evasione.
- Sostegno alle famiglie in difficoltà e alle persone in cerca di lavoro attraverso il Reddito di autonomia collegato a politiche attive per il reinserimento nel mondo del lavoro.
- Il programma individua linee di azione su tutti gli ambiti di competenza della Regione, a partire dalla Sanità e dai Trasporti.
- Ticket sanitario progressivo in base alle condizioni economiche della famiglia.
- Selezione dei dirigenti delle aziende ospedaliere e sanitarie sulla base del merito e della competenza al posto dell’appartenenza politica.
- Revisione dei meccanismi di accreditamento dei soggetti privati, introduzione della valutazione basata su standard e benchmark
- Integrazione dei sevizi di prevenzione, cura e assistenza.
- Regionalizzazione del Patto di Stabilità: 800 milioni di euro restituiti ai comuni per opere e servizi.
- Via libera ai finanziamenti previsti (svincolati dal Patto di Stabilità), maggiori investimenti straordinari per l’infrastrutturazione tecnologica che rappresenta un grande potenziale per l’occupazione.
- Meno grandi opere, più piccole opere utili a tutti che garantiscono un ritorno migliore sull’occupazione. Le opere già approvate devono essere portate a termine nei tempi previsti e con un contenimento dei costi.
- Rivoluzione del trasporto, più treni e più bus: mobilità sostenibile, piano integrato dei trasporti, intermodalità su tutto il territorio, trasporto rapido di massa.
- umentare il tasso di innovazione digitale attraverso il superamento del digital divide, gli incentivi per la NGN, Open government e cittadinanza attiva.
Piano straordinario di riduzione emissioni di CO2, riqualificazione urbana, manutenzione del territorio, incentivi per l’industria green, aumento raccolta differenziata e riciclo, valorizzazione degli scarti industriali.
Suolo: “Verso il consumo zero”
- Revisione della Legge 12/2005 sul governo del territorio, fallimentare, in accordo con Enti locali, operatori e associazioni.
- Incentivo al riutilizzo di aree dismesse o già edificate ed alla rigenerazione urbana, a partire dalla riconversione funzionale ed energetica degli edifici.
- Bonifica delle aree inquinate.
- Stop all’utilizzo degli oneri di urbanizzazione per la spesa corrente dei comuni.
- Tutela e valorizzazione delle aree agricole e dei grandi parchi.
- Impegno per trasferire ai comuni le risorse per la spesa sociale oggi gestite dall’INPS, per rispondere meglio ai bisogni dei cittadini.
“Le decisioni e le politiche da adottare coinvolgono tutta la filiera istituzionale”.
Patto Governo – Regione – Comune di Milano: la filiera istituzionale impegnata a fare di Expo un concreto momento di rilancio della Lombardia.
Questo ambizioso programma nasce da un lavoro collegiale di alcune centinaia di esperti provenienti dal mondo delle professioni, dell’accademia e da ambiti di impegno civico, che si sono impegnati alla luce della visione politica e istituzionale proposta dal candidato Umberto Ambrosoli. Si avvale inoltre degli spunti offerti da più di 700 cittadini iscritti alla piattaforma in Internet “Proposte per la Lombardia”, basata sul software LiquidFeedback.
La visione politica
Il programma della coalizione per il Patto Civico di centrosinistra si pone degli obiettivi politici chiari: la completa discontinuità con il passato, il superamento dei retaggi di un’amministrazione di centrodestra e degli strascichi di malaffare, ruberie e corruzione dilagante, per rimettere al centro dell’operato dell’amministrazione pubblica gli interessi dei cittadini lombardi attraverso il dialogo, la partecipazione attiva, il loro apporto concreto all’interno di ruoli decisionali nelle istituzioni, e per non consegnare l’intero Nord Italia nelle mani della Lega.
La visione istituzionale
Le istituzioni sono importanti, attraverso queste i cittadini si relazionano e dialogano con chi amministra. Per troppo tempo sono state invece interpretate come luogo autoreferenziale, simbolo di una gestione opaca che ha favorito il malaffare, e si sono tramutate in nido di scandali.
Reagire e cambiare, restituire alle istituzioni dignità e credibilità attraverso un cambiamento radicale del metodo d’azione, che deve essere basato su trasparenza e merito come criteri di valutazione, è l’impegno di Ambrosoli. Gli strumenti: apertura dei dati pubblici, l’open government, la valutazione delle performance, l’apertura delle informazioni su redditi e patrimoni di consiglieri e consulenti. Una serie di attività che insieme diventeranno il nuovo modo di organizzare e comunicare il sistema.
La democrazia partecipata e paritaria
Il patto civico e la società civile: anche chi non è espressione diretta di un partito deve poter far parte del processo legislativo che porta ad una decisione che riguarda il bene comune, ecco perché queste persone selezionate per merito e per competenze, per impegno civico e per consenso degli elettori, devono poter avere un ruolo chiave nella Regione intesa come istituzione. La metà della Giunta e la metà delle figure apicali nominate nelle società partecipate deve essere composta da donne. Rigenerare la regione significa gettare le basi per una democrazia partecipata e paritaria.
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