18 settembre 2013 - Il presidente della Provincia di Sondrio
Massimo Sertori ha deluso il Comitato di valorizzazione della cava di
Bianzone che sperava in uno stop alla trasformazione dei terreni
agricoli.
Ieri pomeriggio, a Sondrio, un gruppo del Comitato per la
tutela e la valorizzazione del territorio agricolo del Piano di
Bianzone era presente alla quarta Commissione Risorse Ambientali e
Agricoltura presieduta dal presidente della Provincia Massimo Sertori.
Ultimo punto all'ordine del giorno era proprio il caso che riguardava i
terreni agricoli di Bianzone, destinati in futuro a diventare una cava
per l'estrazione di materiali da costruzione.Secondo il Presidente della Provincia, l'ambito estrattivo della Cava del Ranèe rimane lo stesso "perché le procedure seguite sono state corrette". Per una modifica del Piano Cave, ha aggiunto Sertori, sarà necessario rivolgersi alla Regione, che lo approva, e non alla Provincia, che invece ha il solo compito di adottarlo.
Il punto di scontro con il Comitato di Bianzone, che vanta anche una corposa raccolta firme e il sostegno di moltissime categorie, resta comunque l'assenza della VAS (Valutazione Ambientale Strategica); la sua mancanza, infatti, era stata la molla per l'intervento del Commissario UE all'Ambiente che aveva dichiarato illegittimi tutti i piani cave della Lombardia. La partita, quindi, rimane aperta.
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