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martedì 28 ottobre 2014

LA SCUOLA CHE VORREMMO: INVITO A PARTECIPARE

"Per fare la Buona Scuola non basta solo un Governo. Ci vuole un Paese intero”. E' questo lo slogan che appare sul sito del Ministero dell'Istruzione in occasione del rapporto, aperto a tutti, che il Governo ha preparato in questi mesi: un'occasione per varare una riforma della scuola condivisa con i cittadini.
“Tutto ciò che è proposto in questo Rapporto -  si legge sul sito istituzionale - lo abbiamo studiato, vagliato, incubato negli ultimi mesi. Oggi lo offriamo perché sia oggetto di dibattito e confronto fino a novembre, nel quadro di quella che vogliamo diventi la più grande consultazione – trasparente, pubblica, diffusa, online e offline – che l’Italia abbia mai conosciuto finora. Lo offriamo ai cittadini italiani: ai genitori e ai nonni che ogni mattina accompagnano i loro figli e nipoti a scuola; ai fratelli e alle sorelle maggiori che sono già all’università; a chi lavora nella scuola o a chi sogna di farlo un giorno; ai sindaci e a chi investe sul territorio. Lo offriamo a tutti gli innovatori d’Italia".
Il dirigente dell'Istituto Comprensivo di Tirano Luisa Porta invita tutti coloro che hanno a cuore l'istruzione delle nuove generazioni a partecipare attivamente alla consultazione pubblica voluta dal Governo sul futuro della scuola italiana.
"Sul sito del Ministero dell'Istruzione - ha detto - si trovano il testo completo del Rapporto sulla buona scuola e delle schede di sintesi. Con una semplice registrazione è possibile rispondere ad alcune domande ed esprimere il proprio parere sulle assunzioni nel mondo della scuola, sulla formazione e carriera dei docenti, sull'autonomia scolastica e sulla valutazione della scuola, sulla necessità di ripensare ciò che si impara a scuola, con particolare riferimento alle nuove competenze necessarie per affrontare la complessa realtà di questi tempi, sull'alternanza scuola-lavoro e il fondamentale ruolo della formazione tecnica e professionale, sulle risorse e la modalità di reperirle e utilizzarle. Nell'ultima scheda si chiedono liberi commenti al Piano. In tutto 28 domande che spaziano praticamente su tutti i temi "caldi" della scuola.
La proposta - aggiunge il dirigente scolastico - è molto interessante e ci chiede di riflettere sulla scuola che vogliamo. Abbiamo l'occasione di esprimere le nostre idee, un'occasione sicuramente da non perdere... ". Clicca qui per partecipare all'appello.

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