Dopo l’uscita del mio ultimo articolo dal titolo “Una sola parete di mattoni separa la sofferenza dalla goduria” mi sono fatto una nemica nella persona di Alda Rossi che abita a Tirano, in via Porta Milanese, in una casa Aler.
La signora Rossi mi ha telefonato e, con tono deciso, mi ha dato dell’ignorante. Mi ha spiegato che la donna che, con il suo comportamento, non le permette di dormire la notte abita sì nella sua stessa casa, non in un appartamento attiguo come da me scritto, ma al piano sottostante (o sovrastante).
Per cercare di aiutare la signora Rossi, nell’articolo incriminato avevo suggerito alla signora “agitata” di isolare la parete divisoria tra i due appartamenti. Grave errore!
Da isolare non è il tavolato, ma il solaio che fa da pavimento, o da soffitto rispetto alle due proprietà. Accusando la sua vicina di piano ho insultato un’innocente, una donna che non ha alcuna colpa. Questo ho potuto capire dalla telefonata intercorsa tra me e la signora Rossi.
Con questo scritto ammetto l’errore commesso e chiedo perdono a colei che, come lo scrivente, in questo periodo non gode di positiva salute. La saluto e di nuovo le chiedo perdono. Suo
Giancarlo Bettini
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