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venerdì 23 gennaio 2015

REFERENDUM SULLA LEGGE FORNERO, CROSIO: "LA GENTE NON PUÒ PIÙ ESPRIMERSI"

“Forse non c’era nemmeno bisogno di un’altra prova e, probabilmente, noi della Lega Nord abbiamo sbagliato ad ascoltare la gente delusa dopo l’ennesima riforma delle pensioni che non tutela i lavoratori. Noi, per primi, avremmo dovuto capire che non sarebbe servito a nulla raccogliere centinaia di migliaia di firme per un referendum che a Roma non avrebbero mai fatto, perché l’opinione dei cittadini ormai non interessa più a nessuno. Era inevitabile che finisse così, tutto finisce così da quando governi non eletti dal popolo, da Monti a Letta fino a Renzi, decidono senza averne la legittimità, senza essersi presentati davanti alla gente.
Questo lo sfogo del Senatore della Lega Nord Jonny Crosio che aggiunge: "La sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato inammissibile il referendum sulla legge Fornero è una pagina brutta, orrenda addirittura, della storia recente: un calcio ai diritti dei cittadini, uno schiaffo a chi pensava di vivere in un Paese democratico. Tutto passa sopra la testa degli italiani, a costo di inventarsi un cavillo per bocciare un istituto garante della democrazia qual è il referendum popolare.
La gente vuole questo referendum, lo pretende, perché la legge Fornero è tutta sbagliata, come noi della Lega Nord abbiamo sempre sostenuto, e vuole dirlo a gran voce: dobbiamo garantire questa possibilità, è un diritto che vogliamo esercitare. Se pensano in questo modo di zittire la Lega Nord e i cittadini a cui dà voce hanno sbagliato tutto: noi non ci arrenderemo”.
Mi chiedo dove andremo a finire, la deriva di uno Stato che non ascolta i suoi cittadini è un processo inarrestabile, ma la Lega Nord non resterà immobile: abbiamo il dovere di intervenire in difesa della gente perché a Roma nessuno lo fa. Quello che è successo oggi con la dichiarazione di inammissibilità del referendum sulla legge Fornero da parte della Corte costituzionale è l’ennesima prova di quanto le istituzioni siano lontane dalla gente. La vita di cittadini che lavorano da mattina a sera, che combattono contro la crisi, che stanno perdendo ogni speranza nel futuro non interessa più a nessuno. Un Paese che calpesta i diritti non può definirsi civile: questo è un atto gravissimo, un insulto a tutti i lavoratori".
Della stessa opinione anche Christian Borromini, Segretario provinciale della Lega Nord: "La riforma delle pensioni, l’ennesima che i lavoratori hanno dovuto subire, riguarda la vita di ogni giorno: come si può guardare con ottimismo al futuro dopo aver perso ogni certezza? Si lavora per decenni per che cosa?
I cittadini vogliono dire la loro su questioni così sostanziali, è giusto, la democrazia è questo, e noi della Lega abbiamo semplicemente colto l’insoddisfazione del Paese proponendo un referendum sacrosanto. I cittadini avevano il diritto di pronunciarsi sulla legge Fornero, l’hanno chiesto a gran voce firmando il referendum ma ancora una volta, da Roma, hanno chiuso la bocca a tutti. E poi ci meravigliamo - conclude Borromini - se la gente non va più a votare?".

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