Intervista a Walter Righini, Presidente della Teleriscaldamento Coogenerazione Valtellina Valchiavenna Valcamonica (TCVVV) e della Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili (FIPER).
Qual'è il suo bilancio per il 2014?
La grave crisi economica che attanaglia l’Europa e in particolare l’Italia con maggior intensità, sta producendo sempre più i suoi effetti negativi anche nel settore di nostra competenza, ovvero il teleriscaldamento a biomassa vergine e gli impianti a biogas agricolo. Tuttavia, come da più anni andiamo “inutilmente” ripetendo, il vero “blocco” allo sviluppo e crescita del settore risiede nella mancanza di normative chiare, lungimiranti, di lungo periodo e questo aspetto penalizza le nostre attività ancor di più della crisi.
Si aggiunga a questi mali storici l’obbrobrio delle modificazioni con retroattività delle poche norme adottate nel 2014 (vedasi ad esempio la riduzione retroattiva dello sconto al cliente finale sul kWh termico prodotto dalle centrali di teleriscaldamento a biomassa) togliendo così la certezza del diritto indispensabile per chi ancora vorrebbe o potrebbe investire nelle fonti rinnovabili. Sembra si voglia fare di tutto per scoraggiare imprenditori (ormai pochissimi) ancora disponibili a partecipare alla “Scommessa Italia” soprattutto con interventi in zone marginali ma che più necessiterebbero di tanti piccoli interventi mirati, con immaginabili benefici economici, sociali ed ambientali.
Teleriscaldamento: Servizio Pubblico Locale o attività economica privata?
Lo scorso 10 novembre è stata depositata la sentenza n. 23924/14 della Corte di Cassazione chiamata a decidere sulla natura del servizio di teleriscaldamento a biomassa nel caso della società TCVVV spa che gestisce il teleriscaldamento nei Comuni di Tirano e Sondalo. La sentenza ha rigettato il ricorso della società, dichiarando che nella presente vertenza la giurisdizione spetta al giudice amministrativo. Si ricorda che il Consiglio di Stato in due diverse occasioni ha qualificato l’attività di teleriscaldamento svolta da TCVVV e da altra impresa operante nell’hinterland milanese quale Servizio Pubblico Locale, mentre il TAR della Lombardia ha ritenuto detta attività quale SPL con riguardo agli impianti di Tirano e Sondalo, e ha definito come attività economico privata quella esercitata dalla Società Milanofiori nel Comune di Assago.
Lo scorso 10 novembre è stata depositata la sentenza n. 23924/14 della Corte di Cassazione chiamata a decidere sulla natura del servizio di teleriscaldamento a biomassa nel caso della società TCVVV spa che gestisce il teleriscaldamento nei Comuni di Tirano e Sondalo. La sentenza ha rigettato il ricorso della società, dichiarando che nella presente vertenza la giurisdizione spetta al giudice amministrativo. Si ricorda che il Consiglio di Stato in due diverse occasioni ha qualificato l’attività di teleriscaldamento svolta da TCVVV e da altra impresa operante nell’hinterland milanese quale Servizio Pubblico Locale, mentre il TAR della Lombardia ha ritenuto detta attività quale SPL con riguardo agli impianti di Tirano e Sondalo, e ha definito come attività economico privata quella esercitata dalla Società Milanofiori nel Comune di Assago.
La Corte di Cassazione, nonostante i risultati dell’indagine conoscitiva effettuata dell’Autorità Antitrust, che riconosceva il servizio concorrenziale soprattutto per le piccole/medie reti di teleriscaldamento alimentate a biomassa, con la sua pronuncia non ha chiarito nel caso di specie se il servizio di teleriscaldamento sia di natura pubblica o meno. Questa sentenza rappresenta l’effetto dell’assenza di una legge quadro che definisce compiutamente la natura giuridica del servizio. L’auspicio è che il lavoro che sta portando avanti l’AEEGSI in riferimento all’art. 17 del d.lgs. 102/2014 sulla promozione del teleriscaldamento, sia da stimolo per il Ministero dello Sviluppo Economico a definire “l’indirizzo” e quindi una legge quadro per un effettivo sviluppo del settore.
Prospettive per il 2015?
Nel 2015 FIPER sarà impegnata nel consolidare la filiera biomassa –energia nell’ottica di favorire lo sviluppo locale in zone marginali montane e rurali. A tal fine l’azione di FIPER sarà orientata a:
Nel 2015 FIPER sarà impegnata nel consolidare la filiera biomassa –energia nell’ottica di favorire lo sviluppo locale in zone marginali montane e rurali. A tal fine l’azione di FIPER sarà orientata a:
- Far riconoscere il servizio ecosistemico della filiera legno e suoi cascami per la fissazione del carbonio in vista della conferenza sul clima prevista a Parigi nel 2015
- Avviare sinergie virtuose tra filiera bosco legno energia e le azioni di prevenzione dei rischi idrogeologici anche in zone di pianura (boschi di protezione)
- Promuovere le Green Community in ambito montano per un corretto e sostenibile sfruttamento delle risorse naturali, in particolare quelle boschive attraverso l’avvio di nuove reti di teleriscaldamento
- Favorire una filiera bosco legno energia “Waste zero”
In considerazione del tema di Expo 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita” ci sembra interessante presentare l’esperienza e le potenzialità della filiera biomassa-energia avviate sul territorio italiano nell’ottica di favorire partnership internazionali e la possibilità di trasferire il Know How e l’eccellenza italiana maturata nel settore sui mercati internazionali.
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