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venerdì 23 gennaio 2015

TRENI: GIORNATA DI DISAGI A CAUSA DI UN INVESTIMENTO, "MA ANCHE TRENORD CI METTE DEL SUO"

Oggi, a causa di un investimento di una persona sulla tratta ferroviaria tra Colico e Bellano, i disagi per i pendolari valtellinesi e valchiavennaschi sono stati rilevanti.
Se è normale che a seguito di un evento imprevedibile e drammatico, quale l'investimento di una persona, ci siano ritardi anche rilevanti e soppressione di convogli, non è però normale che un bus sostitutivo, predisposto per trasferire i passeggeri dal treno fermo a Colico a quello che li attende a Bellano per condurli a Milano, arrivi sì a Bellano, ma sorpresa, trovi il treno per Milano già partito da 3 minuti!
Dunque, a nulla è valso istituire un servizio sostitutivo su gomma che, peraltro, è costato non poco. Questo “tragicomico” (per la verità, più tragico che comico!) episodio ci è stato segnalato da un viaggiatore proveniente dalla Valchiavenna.
Ci preme, comunque, evidenziare che, a seguito delle nostre segnalazioni effettuate nei giorni scorsi e riguardanti i disagi dei pendolari provenienti dalla Valchiavenna e consistenti nella difficoltà a trovare a Colico le coincidenze con il treno diretto a Tirano, Trenord ci ha risposto puntualmente ( e correttamente, in verità non ci aspettavamo una risposta così veloce!), esplicitando il suo impegno a perfezionare gli orari del trasporto ferroviario, ponendo, però, un problema attuale che non lascia tranquilli, quantomeno nel breve periodo, i nostri pendolari.
Infatti, Trenord, testualmente, afferma che “attualmente la rete ferroviaria non garantisce, salvo casi particolari, nessuna coincidenza tra treni o tra treni ed altri vettori, poiché l'attesa di un treno in ritardo, provocherebbe disagi a catena su altre linee”.
La risposta di Trenord, che esplicitamente non garantisce le coincidenze, rappresenta un'affermazione sicuramente preoccupante per i pendolari della nostra provincia, soprattutto per i valchiavennaschi, che non hanno alcuna garanzia di poter avere a breve un servizio ferroviario sufficiente ad affermare il loro sacrosanto diritto alla mobilità.
FIT CISL Sondrio
Michele Fedele

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