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sabato 18 aprile 2015

MENTRE IL PATRIGNO E’ RICOVERATO GLI SOTTRAE 30.000 EURO DAL CONTO

Il ricovero del patrigno in ospedale le avrebbe permesso di utilizzare indebitamente la sua carta bancomat e relativo pin, custoditi all’interno dell’abitazione, con i quali, tra ottobre 2014 e febbraio 2015, secondo quanto emerso dalle indagini sin qui portate avanti, avrebbe effettuato, in più occasioni e completamente all’insaputa di lui, numerosi prelievi e pagamenti “pos”, per spese voluttuarie, sottraendo dal suo conto corrente bancario la somma complessiva di circa 30.000 euro.
E’ quanto accaduto a Sondrio. Ad accorgersi degli ammanchi, l’amministratore di sostegno dell’uomo, nominato dal Giudice Tutelare del Tribunale di Sondrio, stante la rilevata impossibilità del degente, tra l’altro già invalido, ad occuparsi personalmente della gestione delle proprie incombenze quotidiane.
Proprio l’amministratore, infatti, all’assunzione dell’incarico, procedendo alla verifica della situazione economica del suo assistito, ha notato alcune operazioni bancomat sospette, in quanto effettuate quando l’uomo era già ricoverato in ospedale e, quindi, impossibilitato ad eseguirle, ed ha deciso di denunciare l’accaduto ai Carabinieri della Stazione di Sondrio, procedendo contestualmente anche al blocco della carta bancomat.
Gli accertamenti, immediatamente avviati dai militari dell’Arma, hanno così permesso di risalire alla persona che avrebbe utilizzato la carta bancomat durante il ricovero dell’invalido: si tratta della sua figliastra. La donna, che era già in possesso della carta bancomat e del pin in quanto, prima del ricovero, aiutava il patrigno nelle sue spese quotidiane, è stata quindi denunciata in stato di libertà alla locale Procura della Repubblica e dovrà ora rispondere del reato di “appropriazione indebita”.

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