L’arte coglie e ridona lo stupore, il brivido di quella natura immensa, la meraviglia della ferrovia che lambisce i ghiacci perenni, il profumo dell’ria pungente, la notte sublime, il vigore del giorno, e soprattutto l’incanto del cuore nella presenza perdurante del padre. Pittura della meditazione, dell’interiorità, nel continuum stilistico della scelta artistica di Bruno Magoni, con la centralità dell’uomo, il valore del silenzio e dell’ascolto, del fiorire delle immagini da una vena intensa e originale, dalla libertà del gesto fluido, ampio, sicuro, reso potente dall’esercizio quotidiano nel disegno, compiuto dominio formale.
Impressioni di Alberto Bonacina ( Finarte; coll. Electa): L’eterna montagna ritorna in mente nei ricordi, destando in noi le emozioni provate la prima volta che la vedemmo, quando i nostri piccoli occhi stupirono di fronte alla sua bellezza, così pura e immacolata ed allo stesso tempo grandiosa nella sua imponenza. Sono tanti gli anni passati da allora, ma a volte ci sembra di essere ancora lì, seduti sul nostro piccolo treno rosso, che temerario ci guida mentre attraversiamo l’immensità.
Bruno Magoni nasce a Morbegno nel 1940 e vive in Valtellina fino al termine degli studi liceali, durante i quali manifesta un talento naturale per il disegno. Frequenta l’Accademia Navale di Livorno e percorre la carriera di ufficiale di Stato Maggiore, navigando in tutti i mari del mondo. Quale velista partecipa a regate oceaniche e a concorsi nazionali e mondiali, soprattutto nella classe star. Negli anni ’70 è comandato presso il Ministero a Roma e ha l’opportunità di frequentare artisti e l’Accademia di Belle Arti di via Ripetta. Nel 1986, al termine di un comando presso la Nato a Napoli, lascia il servizio attivo e si ritira con la famiglia a Pisa, dove ha lo studio e si dedica totalmente alla pittura, partecipando a rassegne e mostre a Pisa, Viareggio, Roma, Bologna, Firenze; nel 1999 espone nella “Central Art Gallery” di New York; seguono le mostre a Chiavenna nel 2002, a Pisa nel 2007 e presso la Galleria AL. BO. per l’Arte di Morbegno nel 2009.
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