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giovedì 24 giugno 2010

CELEBRATO A SONDRIO IL 236° ANNIVERSARIO DELLA GUARDIA DI FINANZA

24 giugno 2010 - Nella mattinata odierna, in un pittoresco angolo di Piazza Garibaldi e in prospicenza del Palazzo Martinengo, è stato celebrato il 236° anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza.

La cerimonia militare si è svolta alla presenza delle massime Autorità istituzionali della Provincia di Sondrio. Tra queste, il Prefetto, i vertici della magistratura, il sindaco del capoluogo e numerose altre Autorità civili e militari, una rappresentanza delle diverse Forze di Polizia della Confederazione Elvetica e numerosi esponenti di tutte le Associazioni combattentistiche e d’Arma.

La breve celebrazione è stata preceduta dall’esecuzione dell’alzabandiera e dagli onori resi da una Compagnia di formazione al Prefetto e alla massima Autorità militare. Ha fatto seguito un saluto che il Comandante Provinciale del Corpo ha indirizzato ai numerosissimi intervenuti cui ha illustrato sinteticamente i risultati raggiunti nei primi mesi del 2010 dai Reparti della Guardia di Finanza valtellinesi e valchiavennaschi.

In tal senso, è stata fornita conferma che la strategia attuata dalle Fiamme Gialle nella provincia sondriese è ininterrottamente indirizzata all’esecuzione d’investigazioni di Polizia Economico Finanziaria sempre più complesse che trovano il loro innesco nel minuto controllo del territorio attuato dalle unità operative dei diversi Reparti, sempre più sensibilizzate all’individuazione dei fenomeni evasivi più gravi, con diretto riferimento alla difesa dei mercati del lavoro e di quelli finanziari che non, della libera concorrenza e della spesa pubblica.

Nel corso dei primi 5 mesi del 2010, in provincia di Sondrio, sono stati terminati 275 interventi. Questi hanno permesso di individuare redditi evasi per circa 37 milioni di euro, oltreché la sottrazione di I.V.A. per oltre 5 milioni di euro. Buona parte dei redditi non dichiarati e dell’I.V.A. non versata all’Erario è risultata riferibile a 60 evasori totali, cioè a soggetti totalmente sconosciuti al fisco. Sono stati 13 i lavoratori “in nero” e “irregolari” scoperti. 11, le denunce penali inviate all’Autorità Giudiziaria per le violazioni di natura tributaria.

Peraltro è stato evidenziato che le numerose investigazioni in essere hanno già permesso di individuare elementi di particolare interesse fiscale perché inerenti centinaia di milioni d’Euro che dovevano essere dichiarati al Fisco e che invece sono stati occultati per mezzo di complesse operazioni internazionali, identificate grazie a indagini attuate in ambito internazionale e che hanno portato gli investigatori a eseguire accertamenti ben oltre i confini dell’Unione Europea. Lo stato dei relativi accertamenti investigativi, che continuano a essere espletati nel “religioso” silenzio delle Fiamme Gialle, permetterà nel brevissimo periodo la contestazione formale degli addebiti, con la prevedibile – contestuale - esecuzione di sequestri di beni “per equivalente” . Beni aventi valori multimilionari e che costituiranno sicura garanzia per il pagamento di quelle imposte evase attraverso le quali gli Enti locali possono garantire il benessere dei propri cittadini, a cominciare da quelli più bisognosi.

L’azione di controllo ai valichi di frontiera ha determinato la denuncia per contrabbando di 127 persone e il sequestro di merce variegata. Tra questa, spiccano alcuni quintali di sigarette, alcune centinaia di litri di alcool e liquori, 5 autoveicoli e diverse decine di migliaia di euro di valuta.

Sicurezza economica e controllo del territorio, sempre nei primi cinque mesi del 2010, sono stati assicurati con l’impiego di circa 400 pattuglie radiomobili del “117” che, insieme ai militari impegnati a monitorare il traffico interessante le linee di confine, hanno effettuato circa 7500 controlli riguardanti persone, automezzi e molteplici carichi di merci. Nel corso di tutto il 2009, oltre 18.000 sono state le persone controllate a bordo di più di 11.000 veicoli. Siffatta attività ha garantito il concorso alla tutela dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica, nell’ambito di un sistema sinergico che vede sempre più coinvolte le diverse forze di polizia operanti nella Provincia.

Sempre più efficace si è dimostrata l’azione svolta in montagna dai soccorritori del SAGF. Questi, dal primo gennaio 2010, con o senza il concorso degli elicotteri del Corpo sempre pronti al decollo, hanno portato a termine oltre 100 interventi, traendo in salvo 86 persone e recuperando 11 salme. Eseguendo decine d’attività investigative (i cui esiti sono puntualmente riferiti all’A.G.), i “ragni” della Guardia di Finanza hanno confermato il loro esser “Polizia Giudiziaria d’alta quota” che, proprio perché tale, deve essere nella condizione tecnica d’ arrampicarsi sia su roccia sia su ghiaccio, soprattutto in presenza di condizioni ambientali estreme. Oltre 100 le sanzioni pecuniarie elevate dai militari del SAGF ad altrettanti sciatori che sono stati colti sulle piste da sci, ma soprattutto fuori di esse, in atteggiamento non proprio consono alla prudenzialità che si chiede agli utenti della montagna. 10 le contravvenzioni elevate a carico di conducenti di motoslitte.

Sondrio, 24 giugno 2010

IL COMANDANTE PROVINCIALE

(Col. Marco SELMI)

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