CONCESSIONI IDROELETTRICHE: UNITI COLDIRETTI, CONFINDUSTRIA E UNIONE

9 giugno 2010 - Coldiretti, Confindustria e Unione del Commercio, del Turismo e dei Servizi della Provincia di Sondrio si associano alle valutazioni espresse di recente dal tavolo politico locale che, con una presa di posizione bipartisan, ha stigmatizzato l’inserimento nella manovra finanziaria di un ulteriore balzello a carico dei concessionari idroelettrici.
Pubblichiamo il comunicato stampa
La provincia di Sondrio, attraverso gli oltre 100 impianti idroelettrici disseminati sul territorio, offre da decenni un contributo di grande valore al sistema energetico nazionale mettendo a disposizione della collettività la sua risorsa più preziosa: l’acqua.

Il sistema di compensazioni regolato dai canoni e sovracanoni è obsoleto e va rimpiazzato quanto prima con un nuovo modello partecipativo che preveda un ruolo primario per gli stakeholders locali.

Lo sviluppo economico della provincia di Sondrio non può prescindere dal riconoscimento, anche economico, di quello che il territorio offre al sistema Paese attraverso gli impianti idroelettrici. Un obiettivo arduo da raggiungere perché gli interessi in gioco sono molteplici e le finanze dello Stato sempre più esigue.

Dobbiamo tutti lavorare insieme per il territorio, c’è bisogno di grande unità. Unità delle forze politiche a prescindere dalle loro appartenenze di partito. Unità degli Enti locali che amministrano le tante porzioni della nostra provincia. Unità delle forze economiche e di tutte le Categorie che le rappresentano, nei rapporti con le istituzioni, con i mezzi di informazione, con la società civile.

I Presidenti Alberto Marsetti Coldiretti, Paolo Mainetti Confindustria e Marino Del Curto Unione del Commercio, del Turismo e dei Servizi riconoscono al Presidente della Provincia e al Comitato Istituzionale da lui presieduto un ruolo di leadership sul territorio, chiaramente sancito dalla partecipazione totalitaria alla riunione di insediamento del Comitato stesso lo scorso dicembre, e garantiscono il loro massimo impegno per un’azione comune sulla partita strategica delle acque.