La crisi economica internazionale non ha fatto diminuire il numero di turisti le cui presenze sono passate dalle 828.448 della stagione 2008/09 alle 869.670 della stagione 2009/10. Crescono sia gli italiani (+7,24 %) che gli stranieri (+4,11); a livello di tipologia ricettiva leggera contrazione per le presenze nelle strutture alberghiere (-1,10%) e crescita negli esercizi extra-alberghieri (+15,95%).
Sul fronte degli arrivi si registra un trend molto simile alle presenze. Gli arrivi complessivi crescono complessivamente del 6,72%, passando dai 135.205 della stagione 2008/09 ai 144.297 della stagione 2009/10. Anche in questo caso gli italiani fanno registrare un aumento più marcato (+9,23%) rispetto alla clientela straniera (+5,36%).
L’aumento sia degli arrivi che delle presenze ha di fatto mantenuto stabile la permanenza media sopra i 6 giorni, con una marcata differenza tra italiani (4,71 giorni) e gli stranieri (6,77 giorni).
Sul fronte delle provenienze, a livello nazionale si confermano i mercati tradizionali della località: al primo posto si conferma quindi la Lombardia, in crescita del 27,44% rispetto alla stagione 2008/09 (da 67.787 a 86.389), seguita dal Lazio (+0,45%, da 26.694 a 26.815) e dall’ Emilia Romagna (+2,24% da 22.048 a 22.541).
A livello internazionale la Polonia rafforza la propria leadership e fa registrare un aumento delle presenze pari al 4,07% (da 134.938 a 140.430). Secondo mercato della località si conferma la Germania, nonostante un leggero calo dello 0,61% rispetto alla stagione 2008/09 (da 90.928 a 90.373); top 3 stagionale completata dalla Repubblica Ceca che, con un incremento del 16,41%, passa da 65.459 presenze della stagione 08/09 alle 76.198 della stagione 09/10. Seguono le seguenti nazioni rispettivamente dal quarto al quindicesimo posto: il Belgio, la Danimarca, il Regno Unito, la Svizzera, l’Olanda, la Lituania, l’Irlanda, la Russia, la Svezia, la Slovacchia, la Slovenia e il SudAfrica.
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