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giovedì 10 giugno 2010

TIRANO: LE ANOMALIE SUI LAVORI ALLA CASA DI RIPOSO

10 giugno 2010 - In merito all’articolo apparso sulla stampa, i consiglieri Natta e Zucchetti vogliono informare i cittadini sulle modalità di gestione della Casa di Riposo, un bene di rilevante importanza per la città di Tirano. In particolare desiderano chiarire la loro posizione nella vicenda dei lavori di adeguamento della struttura.
"Si evidenzia, in primo luogo, che la normativa che impone i lavori è una Deliberazione della Giunta Regionale della Lombardia del 14 dicembre 2001 n. 7435, non si tratta di una normativa recente!

In qualità di consiglieri, nominati dalla minoranza Comunale, al fine di potere partecipare al processo decisionale dell’Ente, abbiamo dovuto richiedere, a volte senza esito, la documentazione relativa alle tematiche all’ordine del giorno dei Consigli di Amministrazione. Questa richiesta rientra nei nostri diritti in quanto membri del Consiglio stesso: è evidente che il bilancio di esercizio o un progetto esecutivo non possono essere visionati, compresi e approvati in due ore. Quantomeno, tale tempo non è sufficiente per i consiglieri di minoranza che, si chiedono come possano gli altri membri del CdA decidere questioni di tale rilevanza nell’arco della durata di una riunione. Si potrebbe pensare che loro sì abbiano avuto il doveroso accesso alle informazioni prima . Ma se così è, e se lo stesso non vale per i consiglieri di minoranza, viene leso il nostro (e vostro) diritto all’informazione!

In sede di Consiglio si pretendeva poi da noi un voto favorevole all’affidamento di lavori per 4.000.000,00 di euro all’unica ditta che ha presentato una proposta e che, per il modo dettagliato con cui è stata formulata, fa ragionevolmente presumere che avesse a disposizione più documentazione di quanta ne avessero in mano i membri del Consiglio. Chi non sa che un minimo di concorrenza avrebbe potuto portare ad un risparmio per la Casa di Riposo, come insegnano le più elementari regole della domanda e dell’offerta? E non è lecito pensare che, per un lavoro di così rilevante entità, altre imprese locali avrebbero potuto essere interessate ad effettuare una loro proposta?

Dopo aver dimostrato il nostro dissenso all’interno del Consiglio di Amministrazione ci siamo attivate affinché la Minoranza consiliare portasse all’attenzione dell’amministrazione comunale la problematica dell’affidamento dei lavori e dei relativi incarichi tecnici della casa di riposo. Si è trattato di un passaggio istituzionale dovuto nonostante il Sindaco e l’assessore ai lavori pubblici ne fossero più che informati, dato che parteciparono ad un Cda informando tutti di decisioni già prese in altre sedi.

E’ un sistema, questo, che non condividiamo: chi di noi non compara i prezzi nei supermercati per poi scegliere, a parità di condizioni, il prodotto più conveniente (che non vuol dire, necessariamente, il più economico)? Ma si sa che quando le risorse sono di tutti non si usa la stessa oculatezza che si avrebbe nel caso in cui ci fossero in gioco i nostri soldi!

Per completezza si informa che il Cda della casa di Riposo ha risparmiato la considerevole cifra di 1.000,00 euro, affidando l’incarico della sicurezza, a fronte di due offerte di cui una peraltro non richiesta, perché pare che la concorrenza non sia auspicabile, al tecnico che ha effettuato l’offerta più economica, senza valutare le esperienze professionali degli offerenti ma limitandone la valutazione all’anno di nascita (desunto dal codice fiscale), d’altra parte il tecnico prescelto aveva dimenticato di inserire un curriculum, irrilevante per un aspetto così poco sostanziale quale la sicurezza in una struttura che ospita 108 degenti e una sessantina di dipendenti, tutti rigorosamente all’interno della struttura quando si svolgeranno i lavori!
Che anche in questo caso fosse già stato deciso, in altre sedi, chi doveva aggiudicarsi l’incarico?"

Natta Doriana e Zucchetti Francesca

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