Le nuvolette al chisciöl che si innalzavano tra i verdi aceri, tra il canto dello strutto che friggeva in padella e il brulicare festoso delle persone che gustavano la deliziosa frittella, aleggiava il fascino antico e mai dimenticato dell’ Hotel “ De la Gare “. Erano gli anni ’20 e proprio da lì transitavano, per passare le loro vacanze a S. Moritz, i Maragià indiani.
Arrivavano con il treno della F.A.V. e facevano il tragitto dalla stazione sul lindo e essenziale viale per giungere al Gran Hotel Tirano e all’Hotel “ De La Gare “.
Si racconta che i Maragià con le loro numerose mogli gustassero il chisciöl cucinato con la padella in ferro sul famoso e indimenticabile focolare dell’Hotel De le Gare nella famosa “ stüa “ mentre l’allegro Méngu, a suoni di fisarmonica, estasiava i facoltosi clienti facendo assaggiare il vino del Mazzacavàl.
Il giorno dopo, con il tram del Bernina, i Maragià partivano con il loro seguito di 60-70 persone, alla volta di S. Moritz satolli di chisciöl e di buon vini del tiranese. Come ai tempi dei Maragià, in questo terzo magico venerdì di “benvenuta estrate “ il Cafè De la Gare con il suo splendido giardino e il re chisciöl hanno donato il ricordo d’un fascino di antica raffinata eleganza.
Ezio Maifrè
www.confraternitadelchisciöl.com
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