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venerdì 23 luglio 2010

L'ELENCO DEGLI SCUTÜM DI VILLA DI TIRANO E STAZZONA

Si riportano in elenco gli “scutüm“ di Villa di Tirano e Stazzona. La ricerca è stata fatta da Giacomo Ganza.

I soprannomi delle famiglie di Villa

Agata, Andrinàsc, Bachèt, Bechfèr, Bereghet, Bertolìn, Brugìna, Bonusc, Borsèra, Bongionasc, Casciadù, Campagnoeui, Catalùt, Ciapèta, Chid'van, Chid'vanùn, Citu, Còcc, Comissari, Cùa, Duss, Fransés, Gansina, Ghirardìn, Giànn, Gildi, Giumèl, Ghin, Gnazzin, Làcom, Lavècc, Lena, Lòndar, Luici, Magùn, Manoeui, Marascioeui, Marcàntu, Merdacòlda, Miàsc, Mirasùi, Mirìn, Mulèt, Musc, Mutàt, Nanti, Ninatìn, Palèta, Paolìn, Patòt, Pedòs, Peltrée, Pirlànga, Pirlèt, Pizzòcar, Pretùr. Pontuài, Prèssa, Rangolìn, Scarpèi, Strach, Scèndri, Scirìn, Sèch, Signorìa, Stropèi, Tabalè, Tirìt, Tornidù, Tròt, Tumasèi, Vanìti, Vanoeuri, Zamberli.

I soprannomi delle famiglie di Stazzona

Andrinasc (ora a Villa), Aradèj, Bagàtt, Barbée, Barbùn, Bernoeurd, Bèruj, Bèt, Biritt, Bucc, Bula, Burumìn (famiglia originaria di Bormio), Castrìfoj, Cavalée (ramo cadetto dei Sciumì), Cristinìn (usato dai Tiranesi), Cirìli (vedi Guss), Cucù, Cumulatìn, Gavèj, Ghirardùn, Giambunèj, Grij, Guss (usato per due famiglie con cognomi diversi), Manàra, Manunìn (uso raro), Macanìn (forse venuto da Mazzo), Marascioeuj, Martoj (v. Moeurtuj), Matucoeun, Mirasùj, Moeurtoj, Muscianèla (uso recente e raro), Mutàtt, Mutatìn (raro), Quj da David, Macaco, Muratìn, Muratùn Palèta, Pàntali, Patùn (soprannome di due famiglie diverse), Peciàtt, Pèltri, Perfèta, Quj da Fedél, Quj dalà da la val, Ràpuj, Rangolìn, Ratìn, Re, Romit, Sasà, Schivardùn (venuti da Motta), Scilinèj, Sciumì, Serùn (usato solo al femminile Seruni), Tampèj, Scursanìguli, Sèch, Stefanìn, Strangulaulscèj Surd, Surghèla, Svanin, Tagoo, Tampèj, Tara, Tartìfuj, Teresòn, Vescòf.

Salvo errori & omissioni

Nota documentale sui scutüm (soprannomi) a cura di Giacomo Ganza
La grande maggiorana dei Scutum attuali del Tiranese risale più o meno alla metà del 1700. Si moltiplicarono rapidamente nel 1800 in conseguenza della crescita demografica notevole tipica di quel secolo, ma anche del precedente. La maggior parte dei soprannomi famigliari sono nati casualmente, questo li rende oggi indecifrabili. Alcuni vengono da parole dialettali ormai in disuso. Così "Bucc" e "Patun" sono stati affibbiati a persone tarchiate e "rotonde". Scutum dal significato trasparente sono quelle che alla base hanno un cognome: ad esempio "Muratin" e "Muratun" sono due soprannomi famigliari del casato dei Moratti di Stazzona. A Stazzona il soprannome "Manara" è in realtà derivato da un cognome della bassa Lombardia, Manara appunto. Era in origine un nomignolo imposto a un contrabbandiere che perse il suo fardello perché bloccato da un finanziere che si chiamava Manara. Rimbalzando da un paese all'altro i soprannomi hanno subito modifiche adattandosi al dialetto dei vari paesi. I "Ragnì" dell'Aprica sono diventati "Ragnìn" a Stazzona. Il cognome più importante di Stazzona e di Villa, Tognela, conta almeno una decina di soprannomi. Il cognome sarebbe in origine un soprannome di un certo Antonio Fontana detto Tognela o Tognella. Per tutto il 1600 e il 1700 c'è stata nel comune di Villa una "trasmigrazione" da soprannomi a cognomi: ne hanno fatto le spese tra gli altri cognomi come Derada, Maranta, Peita, Pasini i cui casati, tra i più antichi, si sono decisamente ridotti numericamente. Sono nati nuovi cognomi come Biancotti, Marantelli, Pasinotti, Scilitro e Scilini, Svanetti, ecc. Qualche soprannome lo si trova in paesi diversi riferito però a famiglie con cognomi diversi: i Patùn a Stazzona e Tirano; i Peciàt a Stazzona, Bianzone e, mi pare, Tirano; i Mirasui a Villa e all'Aprica. Sono però eccezioni poiché i scutüm sono tipici del paese in cui sono nati. Mentre il cognome ha un significato "neutro", il soprannome doveva essere in certi casi usato con cautela perché poteva essere preso come un insulto. I soprannomi di famiglia si trasmettevano talvolta anche in linea femminile da madre a figlio maschio. A rendere popolare i scutüm hanno contribuito senza dubbio i parroci quando nell'Ottocento hanno cominciato ad aggiungerli ai cognomi nelle registrazioni dell'anagrafe parrocchiale.

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