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venerdì 2 luglio 2010

NOVATE: LA PROVINCIA CONTINUA I LAVORI

2 luglio 2010 - I lavori, in tutte le loro fasi, anche in quelle impreviste e più critiche, sono sempre stati affrontati di concerto con l’apposito gruppo di lavoro costituito presso la Regione Lombardia che accoglie: i comuni di Novate e Samolaco, la Comunità Montana Valchiavenna, Regione Lombardia , Arpa e Provincia.


In ogni momento la condivisione è stata massima con il solo obiettivo di affrontare
operativamente le difficoltà e potare a termine l’opera.

Va evidenziato - spiega l’Assessore ai Lavori Pubblici Silvana Snider - come l’intervento
presentasse sin dall’inizio notevoli complessità e interferenze, basti pensare all’intersezione degli
attraversamenti stradale e ferroviario, per altro a ridosso della stazione, e alla presenza di un’area
in fase di bonifica nonché all’impossibilità di effettuare il sottopasso ortogonale alle infrastrutture.
Ora è necessario portare a compimento i lavori - aggiunge Snider - realizzare le rampe di accesso
al sottopasso, le finiture stradali, la rotatoria di svincolo dalla SS 36, la variante stradale di
connessione alla SP 2 (verso il ponte sul corso d’acqua), l’impermeabilizzazione delle scarpate, la
pista ciclopedonale e il dosso di mascheramento all’area abitata lungo la Statale 36.

La Provincia, insieme e d’accordo con i comuni e il gruppo di lavoro appositamente istituito presso
al Regione Lombardia, intende reperire le risorse e appaltare le opere di completamento previste
entro la fine dell’anno.

Sintesi Tecnica a cura del Settore Lavori Pubblici
I lavori di sistemazione del collegamento tra la S.S. n. 36 e la S.P. n. 2 “Trivulzia” sono stati
consegnati in data 25 maggio 2009 e la realizzazione del sottopasso stradale e ferroviario era
stata programmata per il mese di agosto.

Purtroppo, nonostante le indagini geognostiche e gli approfondimenti connessi alla valutazione di
impatto ambientale, valutazione di incidenza, caratterizzazione delle terre di scavo, sino alla
conferenza di servizi, a causa della permeabilità del terreno unitamente al livello di falda (ben più
alto del livello del vicino corpo idrico superficiale) e sebbene si sia ricorso a diverse soluzioni, da
impianto tipo “well – point” a pompe idrauliche, non è risultato possibile aggottare lo scavo.
Per questo, considerato che la programmata interruzione della ferrovia era imminente e qualsiasi
diversa soluzione per risolvere l’imprevisto geologico fosse stata adottata avrebbe comunque
richiesto l’interruzione del servizio ferroviario, si è deciso di non sospendere i lavori e di
intervenire per ridurre la permeabilità con iniezioni di colonne di cemento consolidanti (jet –
grouting) lungo il perimetro del sottopasso.

Soluzione che è risultata efficace: la permeabilità del terreno si è ridotta nei limiti sufficienti per
consentire l’aggottamento delle acque di falda. Acque di falda che prima di essere immesse nel
vicino canale sono state trattate per riportare nella norma il livello del PH e dei solidi sospesi.
In proposito va sottolineato che il lavoro e più in generale il sito di intervento è stato
costantemente monitorato da ARPA e Gruppo di lavoro presieduto dalla Regione Lombardia e
particolare cautela è stata posta sia per la sicurezza delle maestranze che dell’ambiente.
L’adeguamento dei lavori agli imprevisti sopravvenuti in sede esecutiva ha comportato maggiori
oneri assunti dalla Provincia con specifiche varianti suppletive.

Al momento gli uffici della Provincia stanno mettendo a punto le previsioni e le procedure
amministrative per il completamento dell’intervento che nella sua parte indubbiamente più
complessa è stato ultimato.

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