Giornali e telegiornali ci bombardano ogni giorno di notizie economiche buone e cattive al pari delMeteo, solo che i meteorologi indovinano il tempo nella maggior parte dei casi mentre gli economisti sembrano navigare a vista. Guardiamoci bene in giro; ristoranti affollati , alberghi al completo , colonne di auto e Suv ci circondano , allora come stanno le cose? Siamo sul transatlantico Titanic che sta affondando mentre suoniamo il violino e banchettiamo felici tutti insieme ?
Non credo in questa scellerata ipotesi. Credo invece che la gente non sappia rinunciare alle cose sino a che l’acqua è alla gola, ovverossia a bolletta sparata e a debiti incalzanti. Un vecchio detto riguardo le fortune e ricchezze accumulate recita : “ I nonni lavorano duro e sudano per farsi un patrimonio, il figli lo mantengono senza troppo lavorare e i nipoti lo dilapidano nella spensieratezza”. Io aggiungerei ; “poi il ciclo si ripete nel sudore e nelle tribolazioni con persone diverse “ . Negli anni ’50 , usciti dalla guerra erano anni magri. La gente usciva da una esperienza di stenti e privazioni però era pervasa dal senso della ricostruzione del benessere fisico e morale ; poi seguirono gli anni ’60 e 70 detti del “ boom economico “ . Tantissima gente si rimboccò le maniche e si buttò a capofitto al lavoro; un lavoro duro, onesto, senza speculazioni di sorta. Pochi si approfittarono del lavoro altrui per facili guadagni. Insomma in quegli anni il lavoro, la famiglia, la Fede erano le linee guida e negli anni ‘ 80 ‘ 90 si sono visti i frutti e i figli hanno potuto guidare la “ barca “ che si era fatta comoda e redditizia e senza troppe difficoltà. Intorno al 2000 le redini di questo benessere sono passate ai nipoti viziatelli e ben pasciuti , profumati e comodi nei loro impegni lavorativi pretendendo tutto quello che avevano i loro nonni e padri , magari con qualche critica al sistema adottando la filosofia del “ tutto subito e con la minima energia “ . Mica fessi , ma la resa del conti prima o poi arriva sempre! Ed è arrivata coinvolgendo anche i padri e nonni !
Mi piace citare due teorie tra le tante dibattute sull’attuale crisi . Qualche economista ipotizza che questa lunga crisi non è una crisi finanziaria vera e propria; essa è dovuta a una situazione derivata dal grande debito della Banche Mondiali in un sistema finanziario e bancario che non ha retto al capitalismo a al liberalismo sfrenato. Operatori economici se ne sono approfittati nei vari settori produttivi per accumulare ricchezze personali con operazioni speculative e al limite del lecito. Altri pensano invece che questa crisi economica abbia radici più profonde e sia dovuta ad una questione morale. Pensano che l’Occidente , per riprendere un cammino di prosperità, debba passare attraverso un nuovo percorso morale e etico. Individuano nella nostra società otto grandi peccati : “ Desiderare benessere senza averlo creato.. Educare senza tenere fede alla morale . Fare affari senza un’etica corretta e condivisa. Cercare il piacere a ogni costo senza una precisa conoscenza. Fare politica senza principi . Società senza la famiglia. Usare la scienza senza tener conto delle responsabilità. Professare una Fede senza sacrificio “. Non spetta a me trarre giudizio su queste considerazioni , ma questi otto peccati sembrano bussare alla coscienza di tanti per far riflettere che la crisi economica attuale per essere risolta ha bisogno anche della riscoperta dei valori etici e morali.
Un nonno benpensante tiranese
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