Cos'è cambiato, rispetto a 20 anni fa, nella promozione del Chisciol?
"Principalmente il fatto che ora è più conosciuto, soprattutto a livello di ristorazione; questo anche per merito della Confraternita del Chisciol".
Quali sono le cause che hanno determinato il successo del Chisciol?
"Perché sono buoni [sorride]. E poi perché con gli anni [sorridendo] abbiamo preso la mano. Grande merito va anche al successo di tutte le iniziative organizzate a riguardo. Bisogna anche aggiungere che, con merito, queste iniziative attirano più turisti che tiranesi.
Parlando di promozione del territorio, sono in programma nuove iniziative da proporre in città?
Al momento restiamo su quello che abbiamo proposto anche negli scorsi anni. Nell'immediato, quindi, ci saranno l'"Autunno Tiranese" (la 3^a settimana di Ottobre) e "Cuore di Tirano" a Natale.
Cosa fanno gli enti pubblici per aiutarvi nella promozione del territorio e dei suoi prodotti tipici?
"Danno un contributo. La Comunità Montana attraverso degli stanziamenti mirati, a seconda delle iniziative. Il Comune di Tirano, invece, dà un contributo fisso che poi noi dobbiamo gestire nell'arco di tutto l'anno".
Vi danno una mano?
"Siamo abbastanza indipendenti; in ogni caso, se abbiamo bisogno di qualcosa non esitano certo ad aiutarci.[Sorridendo] Di certo non ci mettono i bastoni tra le ruote".
Domandone finale... Preferisce i chiscioi o i pizzocheri?
"Tutti e due".
Risposta scontata...
"Nel senso che il pizzocchero è un primo piatto, mentre il chisciol è un antipasto. Quindi, in tavola, vanno bene tutti e due assieme!".
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