Durante il mese di agosto era stata presentata una proposta di riorganizzazione della rete di 118 della nostra provincia che aveva suscitato molte perplessità e contrarietà in quanto appariva solo come un’azione condizionata dagli eventi e dalla carenza di medici da sistemare sulle ambulanze.
Di fatto ci veniva proposto di iniziare con un taglio, sulla zona di Tirano, senza definire il punto di arrivo complessivo.
La proposta, innanzi tutto, è una proposta provinciale e definisce in modo chiaro quale sarà l’organizzazione della rete di 118 nella nostra Provincia alla fine del percorso, ovvero definisce che nei comprensori di Chiavenna e Livigno la situazione rimarrà sostanzialmente la stessa con il valore aggiunto di una maggior professionalizzazione di medici ed infermieri.
Per quanto concerne gli altri tre ambiti si assiste all’introduzione dell’auto medica che di fatto va ad integrare l’attuale dotazione di ambulanze presenti sul territorio.
In questi ambiti territoriali si introduce un concetto di mobilità della figura del medico che, potendo muoversi più liberamente in quanto dotato di veicolo veloce, può gestire la fase critica di più uscite in contemporanea spostandosi da un evento ad un altro. Questo percorso, sperimentale, valorizza la figura del medico – che potrà essere anche reperito in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera – e punta soprattutto a specializzare le figure infermieristiche che avranno un nuovo ruolo nella gestione dell’emergenza.
E’ proprio sul campo della formazione che CGIL-CISL e UIL hanno chiesto maggiori garanzie sia sui tempi che sulle priorità in quanto il progetto regge se i tasselli si incastrano uno alla volta, senza forzature. Da ottobre prenderanno servizio le auto veloci e potremo cominciare a vedere il grado d’integrazione con le attuali ambulanze.
CGIL, CISL e UIL hanno chiesto, e ottenuto, il riconoscimento di un confronto continuo con AREUaffinché si possano monitorare passo – passo le evoluzioni poiché, come da sempre sosteniamo, questa partita è troppo importante per essere sottovalutata o, peggio, per essere giudicata senza un’adeguata conoscenza.
Nell’immediato si è quindi condiviso di partire da subito con la ricerca di integrazione tra personale medico ospedaliero e personale medico 118 ed inoltre si è condiviso di implementare, usando se serve il sistema premiante, la formazione infermieristica avendo particolarmente cura di partire dall’ambito Tirano/Sondalo/Bormio, in quanto proprio in quel contesto vivremo la fase iniziale dell’attività dell’auto medica e quindi è fondamentale che il personale infermieristico sia opportunamente formato/informato.
Sondrio, 23 settembre 2010
Le Segreteria Provinciali Confederali
CGIL CISL UIL
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