Sondalo segue a grande distanza, con non più di una ventina di persone che portano questo cognome. Insomma a Grosio ci sono attualmente circa 400 persone di nome Pini. quasi come un paese nel paese.
Mentre i Pini di Grosio centro sono di lontane origini comasche, quelli di Ravoledo sono locali. Nel capoluogo del comune si incontrano naturalmente le famiglie dei due ceppi. I Pini venuti dal lago di Como sono originari di Varenna, ma la loro vera origine è l'Isola Comacina (comune di Ossuccio), da dove furono costretti a fuggire quando l'isola fu distrutta dai comaschi nel lontanissimo 1169. Giunsero a Varenna, territorio "milanese", portando il cognome Pino che sembra derivare dal nome di una località. Una storia drammatica che si iscrive nella lunga serie di guerre tra Como e Milano.
A Tirano invece il nome dovrebbe essere in buona parte locale. Qui il nome di famiglia Pini è presente già prima del 1600. Pare però che non manchino nel borgo abduano i Pini venuti da Grosio. In Italia il cognome Pini lo si incontra in modo decisamente significativo, oltre che in Lombardia, in Emilia Romagna, Toscana e Liguria. All'estero Pini occupa una posizione di rilievo negli USA, in Australia e in Argentina.
Il nome di famiglia dovrebbe venire dal diminutivo "Pino," ipocoristico di nomi come Jacopo, Filippo o Giuseppe. Ma qualche altra origine è possibile, come si è visto, nel caso di Grosio. Una curiosità per finire: alla tentazione di sposare una Pini non è sfuggito nemmeno il mio antenato materno, Domenico Comolatti di Musciano di Stazzona: nel lontanissimo 7 Agosto del 1688 "nonno" Domenico sposò a Grosio Giovanna Pini di Pietro. Peraltro per la mia famiglia non sarà la sola antenata grosina, ne verrano poi alcune altre.
Nessun commento:
Posta un commento