Dopo il ritorno in fabbrica avvenuto nella giornata di ieri da parte degli operai della ditta appartenente ai due coniugi uccisi, è stato il momento di un lungo interrogatorio a cui è stato sottoposto il fratello dell'uomo trucidato. Le ragioni dell'interrogatorio sarebbero da ricercare nel litigio, avvenuta fra i due fratelli, a causa della divisione dell'eredità. Il patrimonio riguardava, oltre ad un'azienda di legnami, diversi immobili, il marchio per l'abbigliamento intimo Jockey e denaro.
Dalle risposte raccolte dagli investigatori si sarebbe però consolidata la pista dell'omicidio dettato da un regolamento di conti, viste le relazioni d'affari che i coniugi intrattenevano con Paesi esteri, compresi quelli dell'est europeo, del medio-oriente e del nord Africa. La Polizia Cantonale si sta avvalendo, visti i recenti sviluppi, anche dell'aiuto dell'Interpol.
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