Quello che in molti hanno individuato come uno scambio di favori si è realizzato: il partito del Sudtiroler Volkspartei ha ottenuto, in cambio dell'astensione al voto di sfiducia al governo, la gestione del Parco Nazionale dello Stelvio.
Il via libera di ieri del Consiglio dei Ministri ha di fatto consentito la modifica delle regole di gestione e amministrazione del Parco:
- è stato cancellato il Consorzio del Parco Nazionale dello Stelvio; in cambio è stato istituito un Comitato di Indirizzo;
- il Parco è di fatto diviso in tre zone distinte, ma la gestione (così come gli oneri) spetteranno alle Province di Trento e Bolzano.
Il tutto è avvenuto con il parere contrario di Regione Lombardia e Provincia di Sondrio che proprio l'altro ieri, in maniera forse tardiva, hanno espresso il loro punto di vista.
I promotori di questo cambiamento sostengono che quanto successo porterà un miglioramento della gestione. I detrattori, con in testa il Consigliere PD in Regione Angelo Costanzo e il Wwf, sostengono il contrario. In chiave politica, la prevaricazioni di Trento e Bolzano sulle nostre competenze è vista come una sconfitta per la Lega Nord, che fa del motto "Padroni a casa nostra" una linea guida
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