Quasi tutte le banche fanno previsioni sull’andamento dei mercati finanziari e le usano per consigliare i propri clienti. Qui non ci concentriamo sulle previsioni per il 2011 ma a titolo di esempio, di seguito riportiamo le previsioni fatte a dicembre del 2007 sul valore dell'indice S&P 500 (l'indice azionario piu' rappresentativo negli USA) a dicembre 2008.
Analista | Banca | Previsione |
Richard Bernstein | Merrill Lynch | 1525 |
Thomas Lee | JPMorgan | 1590 |
Tom McManus | Bank of America | 1625 |
Ian Scott | Lehman Brothers | 1630 |
Larry Adam | Deutsche Bank | 1640 |
Abhijit Chakrabortti | MorganStanley | 1650 |
Jonathan Morton | Credit Suisse | 1650 |
Abby Cohen | GoldmanSachs | 1675 |
Tobias Levkovich | Citibank | 1675 |
David Bianco | UBS | 1700 |
A dicembre 2007 l’S&P 500 quotava mediamente 1480 punti. La previsione media dei 10 analisti era 1636 punti, o +11%. Dopo un anno la quotazione media a Dicembre è stata di 878 punti, ovvero -40%.
Sono quindi prevedibili i mercati finanziari? Direi proprio di no. Se dieci analisti delle più grandi banche d’affari del mondo hanno preso una cantonata del genere possiamo dire che ad oggi i mercati finanziari non sono prevedibili. La tesi è supportata da quasi tutte le teorie finanziarie moderne, oltre che dal nostro semplice esempio.
Ma allora come fare ad investire? Non ci si deve basare su previsioni ma sulla pianificazione dei propri investimenti alla luce delle proprie esigenze future, delle proprie disponibilità attuali e della propria avversione al rischio.
Il fatto che i mercati non siano prevedibili non ci dice che è sbagliato investire nel mercato azionario, ci dice solo che è estremamente rischioso.
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