E’ una tradizione che viene da lontano e da tempi antichi. I nostri avi, dopo inverni carichi di neve e freddo, desideravano la primavera. Per scuoterla dal profondo sonno dovevano fare, con qualsiasi attrezzo a disposizione, un baccano infernale, tale da destare persino gli orsi. La tradizione del “tirà li tòli“ è dunque per Tirano una esclusiva di Valle e un fiore all’occhiello.
E’ un avvenimento da “esporre in vetrina“ in tempo utile in modo che tutti i Valtellinesi e i turisti in genere ne possano godere. L’anno scorso, durante l’Evento, ho visto bambini di paesi limitrofi a Tirano con i loro genitori scorrazzare nelle varie vie, accomunati gioiosamente da una “roscia“( folla ) incredibile di nostri ragazzi. Ho notato bambini che probabilmente hanno espatriato la loro “filagna di tòle“ (fila di contenitori metallici) dalla valle Poschiavo. Li ho sentiti parlare nel loro dialetto quasi simile al nostro e battere le “tòle” con entusiasmo e vigore.
Si è capito che l’evento del “tirà li tòl“ accomuna i bambini e i genitori d’ogni paese nella nostra città e questo non può che farci piacere. Questa è l’occasione buona per invitare tanti bimbi nel gioioso fracasso del richiamare l’orso fuori della tana“ e risvegliare la primavera nel tiepido sole valtellinese e anche di dare un benvenuto chiassoso ai tanti turisti del Trenino Rosso del Bernina che con un buon piatto di chisciöl con insalatina e un calice di vino rosso di Valtellina possono trascorre una allegra serata a Tirano. Mi auguro che ognuno di noi possa far risuonare il “tam-tam“ dell’avvenimento in modo tale che esso sia noto a molti e la serata possa diventare da “sogno“.
e. m.
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