In ogni caso i Bonazzi esercitano attività commerciali e artigianali a Tirano già dalla metà dell'Ottocento. In seguito poi anche a Sondrio aprirà l'importante tipografia Bonazzi, oltre che la cartoleria. Insomma la considerazione dei Tiranesi per questa famiglia sale rapidamente fino al punto di essere considerata una buona famiglia o meglio sarebbe dire casato.
Almeno due donne Bonazzi si sposano perfino a Stazzona con uomini appartenenti a famiglie ritenute benestanti e influenti nella vita del paese e del comune di Villa. I Bonazzi tiranesi potrebbero essere originari della Val Seriana che è stata nei secoli passati la valle meno povera della montagna bergamasca. Peraltro, tra i paesi della valle suddetta, non bisogna dimenticare Ardesio, centro di pellegrinaggi fino ai primi anni del secolo scorso per diversi paesi della sponda orobica: tra questi sono da ricordare soprattutto Stazzona, Aprica, Castello dell'Acqua e Piateda.
Attualmente i Bonazzi non sono molto numerosi a Tirano; invece, continuano a esserlo nel Bergamasco e in altre regioni come l'Emilia Romagna. Quindi Bonazzi più che un cognome locale è da considerare un cognome regionale. Naturalmente le posssibilità di rapporti di parentele tra i Bonazzi valtellinesi e quelli di altre regioni o province sono in pratica inesistenti. Insomma un'eccezione che conferma la regola.
Bonazzi deriva dal vecchio nome maschile "Bono" piuttosto diffuso nell'epoca medievale. Tra l'altro lo studioso bormino Remo Bracchi ha accertato l'esistenza di un "Bonatius" a Bormio già nel 1300. Nel concludere, mi pare giusto ricordare Cici Bonazzi un tiranese d'Australia. poeta dialettale infaticabile e autore di un Dizionario Tiranese.
Giac
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