Avviato nel 2008 e finanziato dal programma UE Intelligent Energy Europe il progetto CH2OICE ha creato l'etichetta omonima che è stata lanciata questa mattina a Roma al MAXXI, in un confronto a livello europeo tra associazioni ambientaliste, tecnici, produttori di energia e istituzioni.
L'energia idroelettrica è la fonte rinnovabile più importante in Italia;costituisce oltre il 16% della produzione elettrica attuale e riveste un ruolo strategico per il raggiungimento di quel 20% di energia rinnovabile richiesto dalla Direttiva 2009/28/CE. "Molti impianti hanno però un notevole impatto sugli ecosistemi fluviali" afferma Andrea Goltara, direttore del Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale, partner del progetto.
"Il progetto CH2OICE vuole contribuire ad armonizzare gli obiettivi delle due direttive europee"spiega Giulio Conte di Ambiente Italia, coordinatore del progetto. "Gli impianti certificati CH2OICE non solo produrranno energia rinnovabile, ma anche energia rispettosa degli ecosistemi acquatici, e mantenendo le dinamiche naturali dei corsi d'acqua".
La solidità scientifica e la credibilità di CH2OICE sarà garantita da un Comitato Scientifico di alto livello composto da esperti nei diversi settori disciplinari connessi al fiume e da un comitato di garanzia che coinvolgerà l'Associazione Produttori Energia da fonti Rinnovabili (APER), Il Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale (CIRF), l'ente di ricerca del GSE(RSE), Legambiente e WWF Italia.
Questo garantirà sia i consumatori, che saranno sicuri di acquistare energia che davvero rispetta l'ambiente, sia i produttori che, forti della credibilità di CH2OICE, potranno offrire la propria energia certificata a prezzo più alto ripagandosi così l'investimento effettuato per certificare gli impianti.
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