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mercoledì 16 marzo 2011

UNA CASA DELLO SPACCIO NEL CENTRO DI MORBEGNO

16 marzo 2011 - Due persone sono state arrestate con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti; coinvolti anche minorenni.


Era diventato un vero e proprio punto di riferimento per i tossicodipendenti di Morbegno e dintorni che lì vi andavano sia per consumare che per acquistare sostanza stupefacente (hashish e marijuana), tanto che l’avevano ribattezzata “La casa del divertimento” o “Il Leoncavallo di Morbegno”. Un vero e proprio luogo di spaccio dove entravano anche 10/15 clienti al giorno. Ma questo via vai ininterrotto non è certo passato inosservato ai Carabinieri della locale Stazione che hanno così deciso di tenere d’occhio l’appartamento, sito in una delle via del centro di Morbegno, vicinissimo a Piazza Sant’Antonio e, in breve tempo, sono riusciti ad individuare i gestori della spaccio:

  • S. D., di anni 23, originario di Dubino ma residente a Morbegno, già pregiudicato e sottoposto alla misura preventiva della sorveglianza speciale;
  • A. N., morbegnese di anni 18, manovale;
  • M.P., studente morbegnese di anni 16.

I primi due sono stati tratti in arresto questa mattina, al termine delle indagini condotte dalla Stazione di Morbegno e coordinate dal Sostituto Procuratore Luisa Russo, su ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Sondrio che ha concordato appieno con le risultanze investigative prodotte dagli operanti. Il primo è stato trovato presso la propria abitazione di Morbegno mentre il secondo è stato rintracciato in Provincia di Aosta, dove da pochi giorni lavorava come manovale, ed arrestato dai Carabinieri della Stazione di Saint Pierre (AO). Il terzo indagato, invece, è stato deferito a piede libero alla Procura per i minori di Milano.

Dalla perquisizione contestualmente effettuata dai Carabinieri nella “casa del divertimento” è emerso un bilancino elettronico di precisione e altro materiale per il confezionamento delle dosi, oltre ad alcuni “bong” e “narghilè” utilizzati per fumare lo stupefacente.
Le accuse, per tutti, sono di detenzione e spaccio di sostanza stupefacente continuati e in concorso tra loro, con l’aggravante di aver venduto droga a minori degli anni 18. A S.D. è stato contestato anche l’aver adibito il proprio appartamento a luogo di convegno abituale di persone che lì si davano all’uso di sostanze stupefacenti, con l’aggravante della partecipazione a tali incontri anche di persone minori degli anni 18. Lo stesso dovrà rispondere inoltre di molteplici e continuate violazioni alla sorveglianza speciale, provvedimento a cui era sottoposto e che trasgrediva quotidianamente. Nel dettaglio, gli sono contestate complessivamente 25 cessioni di stupefacente a 4 minorenni già identificati e ad altri assuntori, sia maggiorenni che minorenni, in via di identificazione. Ad A. N. sono contestate complessivamente 20 cessioni di stupefacente a 3 assuntori, tutti minorenni.

Nel corso delle indagini sono stati identificati e interrogati in caserma 12 assuntori (di cui 9 sono minori degli anni 18 e 2 sono ragazze) abituali frequentatori della “casa del divertimento”; 2 di questi, entrambi minori, sono stati pizzicati dai Carabinieri mentre uscivano dall’abitazione con in tasca circa 1 grammo di hashish a testa, appena acquistato, e di conseguenza segnalati all’Ufficio tossicodipendenze della Prefettura di Sondrio. La spaccio avveniva sempre all’interno dell’abitazione; la mole dell’attività si evince dal via vai pressoché ininterrotto filmato dai militari nel corso dei servizio di appostamento
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