Sentimenti che sono stati ben espressi dalla sfilata, con in testa il nutrito Corpo Musicale Santa Cecilia di Borno, durante la quale il corteo si è arresato sette volte in corrispondenza di altrettanti cartelloni commemorativi. Su di essi erano riportate, due per ogni cartellone, le situazioni in cui il glorioso Corpo si è prodigato nel mondo per portare soccorso alle popolazioni duramente colpite da calamità naturali o da guerre.
Vajont 1963 e Friuli 1976, Irpinia 1980 e Valtellina 1987, Armenia 1989 e Rossosch 1992, Piemonte 1994 e Umbria 1997, Kosovo 1999 e Molise 2002, Sri Lanka 2005 e Abruzzo 2009, Haiti 2010 e Afghanistan 2011: per ognuna delle tappe una voce recitante ha narrato le gesta degli Alpini, iniziando con la formula composta dal nome del teatro d'operazioni e da "Presente!".
In precedenza, dopo l'ammassamento in Piazza del Palabione, si era tenuta la sempre suggestiva cerimonia dell'alzabandiera e della deposizione di una corona d'alloro al monumento dei Caduti. A seguire i discorsi del presidente il Gruppo Alpini di Aprica Luigi Della Moretta, del sindaco di Aprica Carla Cioccarelli, del presidente CM Tirano Franco Imperial, dell'assessore regionale alla Semplificazione e Digitalizzazione Carlo Maccari, del presidente la sezione ANA tiranese Mario Rumo, del consigliere nazionale ANA Mariano Spreafico, dal viceprefetto di Sondrio Luigi Scipioni.
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Dopo il brevissimo saluto dell'applaudito decano Della Moretta, il sindaco Cioccarelli ha pronunciato un vibrato discorso di ammirazione e ringraziamento per gli Alpini, dicendo tra l'altro: Quando c'è un bisogno gli Alpini non li devi chiamare, gli Alpini ci sono già. Gli Alpini ci sono sempre e puoi contare su di loro, sulla loro dedizione alla causa civile e a quella militare, sulla loro abnegazione e sulla loro straordinaria forza.
Il corteo, sempre preceduto dalle musiche suonate dalla banda di Borno, si è infine diretto presso il Santuario di Maria Ausiliatrice.
Oggi, domenica 3 aprile, gara in Palabione (dove i maestri della Scuola Sci Aprica sono stati costretti a fare gli straordinari perché le temperature hanno consentito loro di tracciare la mattina alle sei), rancio alpino e premiazioni presso il Pazzetto dello Sport.
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