La forza del cretino si distingue dalla forza del destino per alcune sostanziali qualità. Il destino agisce a scatti, per interventi singoli sparsi nel tempo: ad esempio, le circostanze che ci fecero conoscere il nostro futuro consorte o trovare il lavoro ; oppure l’idea che ci venne una sera di compilare una certa schedina del totocalcio, o che ci indusse a non salire su un determinato aereo. Poi per giorni ed anni il destino si acquieta in un “tran-tran” privo di fatali congiunture.
La forza del cretino invece agisce in modo costante, come la forza di gravità: mentre noi dormiamo essa è all’opera a lasciare le sue tracce.
Contro il cretino non esiste difesa. Ai danni dei ladri o degli assassini possiamo opporci cercando di indovinarne i moventi, assumendo una scorta, mettendo sistemi d’allarme, avvalendoci d’un cane da guardia.
Il cretino invece, proprio perché sfugge ad ogni logica, supera sempre la nostra fantasia e ci coglie sempre di sorpresa, impreparati.
Il cretino inoltre è insidioso perché non è facilmente riconoscibile al primo sguardo; il cretino di cui parliamo, infatti, non è quello che mostra chiaramente le stigmate degenerative descritte da Lombroso, ma piuttosto quello che riesce a camuffarsi in modo da apparire una persona normale, un bravo ragazzo.
Con tali doti egli riesce a penetrare anche negli ambienti più insospettabili, nella burocrazia, nella magistratura, nel mondo medico: durante le guerre è particolarmente presente fra i generali. Mi riferiscono (ma non può essere vero, io non ci credo) che taluni cretini sarebbero riusciti ad infiltrarsi anche fra i Parlamentari e addirittura - Gesù misericordia ! - a scalare alte cariche dello Stato!
Altra peculiarità è che a differenza dei criminali, che sono relativamente pochi rispetto alla popolazione, i cretini sono tanti.
Non solo: mentre per i delinquenti esistono aree di maggior densità (ad esempio certi rioni di determinate città) ed altre relativamente tranquille, per quanto riguarda l’attività dei cretini il Signore ha voluto che fosse distribuita uniformemente nello spazio.
Avrei voluto aggiungere anche “nel tempo” se non fosse che purtroppo le statistiche ne documentano un aumento da un anno all’altro. Difatti mentre un tempo il cretino, per la stessa incongruità delle sue azioni, veniva eliminato dalla darwiniana selezione naturale,ora egli invece riesce a sopravvivere e riprodursi.
Se per ipotesi un cretino venisse sorpreso mentre sta sfregiando la Cappella Sistina, laddove un tempo lo avrebbero linciato (come avvenne all’antico greco che bruciò il tempio di Diana ad Efeso) o almeno lo avrebbero sbattuto in galera fino al climaterio, oggi, dopo una ramanzina in commissariato, verrebbe rilasciato a piede libero , accompagnato magari da uno psicologo della sua stessa categoria che ci spiegherebbe l’aspetto “creativo” della bravata, così come vengono fuori la noia, la realtà sociale, le connotazioni ambientali per coloro che si divertono a centrare con una pietra le auto che passano sotto un ponte.
Insomma i cretini sono anche protetti e tutelati, quasi fossero una specie in via di estinzione. Invece come si è detto, al contrario dell’AIDS, essi sono in aumento e per giunta non c’è nemmeno la speranza di avere contro di essi un vaccino.
Ma non basta. Ad aumentare il nostro pessimismo per il futuro è comparsa un’altra oscura nube all’orizzonte: chi credete che sarà il primo essere umano a farsi clonare? Un Leonardo Da Vinci? Un Dante Alighieri? Macchè, sarà un cretino!
Franco Clement
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