Una ventina di no nukers del morbegnese, ma giunti anche a dar man forte da Chiavenna e da Sondrio, hanno animato la zona nevralgica che va da piazza sant' Antonio, a via Garibaldi, piazza Mattei e via Vanoni. Mentre alcuni volontari presidiavano il gazebo con il materiale informativo e distribuivano volantini ai cittadini, il grosso delle truppe, con un cartellone sotto il braccio si inoltrava in via Garibaldi. Ad un segnale convenuto “letterine e letterini” si ordinavano componendo la scritta “12 e 13 maggio VOTA SI ai referendum”. Con l'ausilio di un potente mezzo tecnico (megafono a 6 pile da 3 v.), un volontario invitava i cittadini a non dimenticare questa importante scadenza e ricordava i pericoli della scelta dell'energia nucleare, scandita da due enormi catastrofi come Chernobyl e Fukushima. Come a Sondrio, alcune persone di passaggio hanno richiesto materiale informativo da portare sul posto di lavoro.
Le altre richieste rivolte ai parlamentari:
- alzare la quota della firme da raccogliere, dalle attuali 500.000 a 2/3 milioni;
- eliminare il quorum per rendere valido il referendum stesso.
"E' giusto che la maggioranza dei cittadini che si prende la briga di esprimere il proprio parere con un voto - ha dichiarato il Comitato Popolare “VOTA SI CONTRO IL NUCLEARE” della provincia di Sondrio - abbia poi riconosciuti i risultati espressi dalle urne; tanto peggio per chi non ha partecipato: chi c'è decide, chi va al mare si tiene il risultato; è anche quello che succede alle elezioni “normali” e nessuno se ne stupisce".
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