Ne dà notizia la figlia Bianca Pilat, che ritirerà il riconoscimento dalle mani del ministro della Difesa e che tanto si è battuta in questi anni per ripristinare la giusta memoria di suo padre. La motivazione dell'onorificenza a Bruno Pilat, comandante della stazione dei Carabinieri di Aprica negli anni dal 1942 al 1944, poi riconfermato nel 1945 è la seguente:
Comandante di stazione Carabinieri, con generoso slancio ed eccezionale senso di abnegazione, si adoperò durante l'occupazione nazista per alleviare le sofferenze di molti cittadini ebrei jugoslavi confinati nel territorio italiano, proteggendoli dalle violenze fisiche e favorendone l'espatrio clandestino in Svizzera. Catturato e deportato in Germania, subì stenti e privazioni fino al rientro in patria al termine della guerra. Chiaro esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere. 1942/1944.
A Pilat è stata anche recentemente conferita, con le modalità previste, la Medaglia d'Onore per aver subito la deportazione.
Scomparso nel 2006 a 93 anni, aveva già al suo attivo numerosi altri attestati di benemerenza, tra i quali la medaglia di bronzo al valor militare, conferitagli nel lontano 1938.
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