Mercoledì 1 di giugno l’area camper era quasi deserta.Nell’ampio spazio dominava incontrastato il verde, i grandi pioppi a lato del parcheggio sembravano guardiani del nulla, poi pian piano, durante il giorno e in serata i camper, come bianche farfalle, hanno occupato il suolo sino negli ultimi spazi ed è nato l’abitato che viene e che se ne andrà , lento e silenzioso come è stato creato , tra la mattina e la sera di domenica 5.
Ma chi sono questi abitatori di grandi e comodi camperche silenziosi arrivano in Tirano e poi , alla pari, se ne vanno alla chetichella? Chi sono questi turisti che, con zainetto in spalla , di prima mattina vediamo transitare in via S. Giuseppe allegri e nel sottopasso ferroviario con grande energia nelle gambe? Li vediamo in gruppo nelle strade adiacenti all’area camper e scomparire tra la folla a Madonna di Tirano, sul maestoso viale Italia, tra la città storica. Li vediamo comparire in stazione della ferrovia retica al mattino e ricomparire allegri e con meno energia nelle gambe la sera sui viali.
Chi sono dunque questi camperisti che sembrano svanire dal loro abitato durante il giorno e solo alla sera, tranquilli e ancor di più silenziosi, apparire attraverso le finestre dei loro camper illuminati dal guizzar delle luci dei loro televisori?
Ecco una sentesi: sono persone mature tra i 45 i 60 anni, con un’età media di 50 anni. Si tratta di persone con legami famigliari ed un lavoro economico stabile; oltre il 40% non ha figli, la gran parte sono lavoratori autonomi. Un’alta percentuale è fatta di pensionati.
I camperisti sono persone con competenze al di sopra della media della popolazione, molti di loro hanno un titolo universitario e sono in grado comunicare in almeno due o tre lingue diverse.
Sono persone con uno status socio-professionale abbastanza elevato, la gran parte di loro è imprenditore o ha competenze tecniche specializzate. Dal punto di vista socio-culturale si tratta di persone ben integrate nella società, informati e attivi, che utilizzano in particolare Internet come canale privilegiato per comunicare. Ma con questo non è certamente detto tutto. Io li penso grandi amanti e scopritori della natura, assetati del vero “vivere“ a contatto con quello che molti di noi armai non riescono più a scorgere per “ l’affanno della società opulenta”.
Penso anche che “l’abitato che vien e che va“ in via Polveriera sia un poco come la cartina di tornasole per la città di Tirano perché i camperisti sono come le farfalle che volano in ogni luogo e il loro “ tam-tam” è grande messaggero e sponsor per i nostri bei siti.
Ezio Maifrè
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