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mercoledì 29 giugno 2011

SCUOLE CHIUSE: È TEMPO DI FARE IL CONTO DEI TAGLI

29 giugno 2011 - In questi giorni si chiudono i cancelli delle scuole primarie, gli alunni erano già usciti l’11 giugno e ora tocca agli insegnanti godere delle meritate ferie dopo lezioni, scrutini, riordino aule e predisposizione dei progetti per il prossimo anno.

Per qualcuno però quei cancelli non riapriranno, si tratta dei precari della scuola e dei perdenti posto che nella nostra provincia sono più di 80 nella sola scuola primaria.
Quegli stessi cancelli vedranno entrare anche meno bambini il prossimo settembre a causa del calo demografico e ciò determinerà una riduzione del numero delle classi. Anche la scuola primaria di Tirano paga un conto salato:

  • meno 2 classi prime,
  • meno 6 posti tra i docenti,
  • meno 2 posti tra il personale ATA (bidelli) .

Questa la situazione prospettata dal Dirigente Scolastico Luisa Porta per il Circolo didattico di Tirano: “Saranno attivate 5 classi prime; due classi (una presso il plesso di Credaro e l’altra presso il plesso di Madonna) con un tempo scuola che si articolerà sulla settimana corta, dal lunedì al venerdì con 3 rientri pomeridiani per venire incontro alle esigenze delle famiglie che avevano chiesto, in fase di iscrizione, il tempo pieno. Le altre tre classi prime (1 in Credaro, 1 nel plesso Vido e 1 a Villa) manterranno il funzionamento su 6 giorni con 1 rientro pomeridiano per un totale di 28 ore settimanali.”

L’Ufficio Scolastico Provinciale, seguendo la linea dei tagli tracciata dal Ministero dell’Istruzione, infatti, non ha concesso il tempo pieno e pertanto la scuola non ha il personale sufficiente a coprire l’orario della mensa e dell’assistenza. Di conseguenzaquest’ultimo servizio sarà a carico delle famiglie e dell’Amministrazione Comunale di Tirano.

Come detto, 2 le classi perse, 1 nel plesso Vido e 1 a Villa con:

  • un conseguente aumento del numero dei bambini nelle classi presenti,
  • 6 insegnanti in meno nel Circolo con un taglio che ha portato in 3 anni a una forte riduzione del Collegio dei Docenti che a settembre sarà quindi costituito da 39 insegnanti su posto comune + 3 insegnanti inglese + religione + 6 insegnanti su posto sostegno, con un numero effettivo di 4 insegnanti perdenti posto.

Tutti i perdenti posto della Provincia sono stati trasferiti d’ufficio presso l’Ufficio Scolastico Provinciale in attesa di sapere quale sarà il loro destino per il prossimo anno scolastico; per questo nella seduta del Collegio dei Docenti del 19 maggio 2011 gli insegnanti hanno voluto esprimere la loro solidarietà ai colleghi e sottolineare come “con l’interruzione del loro servizio, verrà anche ad interrompersi quella continuità educativa e didattica che è nodo centrale del processo educativo e cardine delle finalità istituzionali della Scuola Primaria. Nel formulare ai colleghi perdenti posto l’augurio di poter presto rientrare nell’organico del Circolo, i docenti auspicano inoltre che vengano attuate con forza tutte le azioni possibili affinché sia riconosciuto anche alla provincia di Sondrio la specificità che comporta l’applicazione delle deroghe previste dal territorio montano.”

Critica anche la situazione del personale Ata, che nel Circolo di Tirano vede un’ulteriore decurtazione di 2 posti; ciò significa che per 7 plessi (4 scuole primarie e 3 scuole dell’infanzia) saranno disponibili solo sette bidelli in totale.

Infine, particolarmente delicata la situazione del sostegno ai bambini disabili. 6 le insegnanti in ruolo su 20 bambini che hanno una certificazione e che pertanto necessitano di essere seguiti dalla maestra di sostegno. La legge prevede che, indipendentemente dalla gravità, ogni insegnante di sostegno segua 2 alunni con disabilità e pertanto ci si aspetta che a settembre saranno almeno 10 le insegnanti di sostegno in forza al Circolo di Tirano. La situazione, quand’anche fosse così, non sarà delle più rosee perché gli alunni necessitano di assistenza continua per tutto il tempo scuola, pertanto è stata già richiesta alle amministrazioni comunali di Villa e Tirano l’assunzione di assistenti comunali ad personam per coprire le ore in cui l’insegnante di sostegno non potrà essere presente. Si tratta di molte ore e di un impegno economico delle amministrazioni non indifferente tenendo conto anche della scarsità di risorse economiche presenti nelle casse comunali.

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