Il gruppo Pdl provinciale, presa visione della complessa documentazione e a prescindere dai lodevoli obiettivi che essa si pone, esprime più di una perplessità sui contenuti del Piano Territoriale Regionale d’Area della Media ed Alta Valtellina e ritiene urgente informare i cittadini al riguardo avviando un processo partecipativo. Il Documento, pur essendo definito una “proposta”, una volta trascorsi i 60 giorni previsti per le osservazioni sarà lo strumento di riferimento dello sviluppo della Media e Alta Valtellina per i prossimi anni.
Ci preoccupa per esempio l’approccio utilizzato in materia di riqualificazione del dominio sciabile considerato che, come si enuncia nella Relazione non tecnica:
- “... Concorre alla vision anche lo scoraggiamento di ulteriori investimenti sullo sci alpinoinvernale a favore sia di un’offerta turistica invernale diversificata, sia della destagionalizzazione della fruizione turistica ”
- o, come si evince nelle disposizioni:”Sono da evitare eliski, motoslitte per uso ricreativoo altre attività per promuovere nuove forme di fruizione invernale. Tra queste si sottolinea come anche la pratica dello sci alpinismo a volte risulti estremamente impattante per il territorio.”
Ci domandiamo come farà Teglio a rilanciare le attività sportive invernali (suggerita nellavision) se dopo tre anni di inattività è previsto lo smantellamento delle linee indipendentemente dalla vita tecnica degli impianti o come si possa subordinare la possibilità di collegamento fra le ski aree attuali alla condizione che le stesse siano messe in rete con l’ipotesi di un prolungamento della tratta ferroviaria Tirano- Bormio.
Un Documento di Piano altamente tecnico che, oltre a recepire e inasprire gli assunti del PTCP e la normativa regionale, ruota tutto intorno al “treno dei desideri” e a mini shuttlesin sostituzione delle corriere standard, ma ci chiediamo con quali risorse possiamo creare, mantenere e “mettere a rete” un sistema dei trasporti si tanto auspicato.
Altri poi sono i chiaro-scuri del Documento come il continuo richiamo alla necessità di promuovere l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e nel contempo indicare prescrizioni restrittive riguardo impianti a biomassa e all’uso del fotovoltaico. Sappiamo certamente che il surriscaldamento provoca danni all’ecosistema e anche a noi piace la versione romantica dello sviluppo sostenibile, ma il Documento di Piano non può contenere prescrizioni e divieti immediati senza l’adeguata partecipazione e informazione del territorio interessato.
Il Documento pare pertanto incoerente rispetto alla riforma in senso federale dello Stato.In particolare il principio di sussidiarietà prevede che le istanze delle comunità locali siano fatte proprie dagli enti sovraordinati, non certo che si imponga ai nostri comuni ed alla nostra gente un modo naïf di vedere la montagna. Come gruppo Pdl provinciale ci mettiamo da subito al servizio dei sindaci e dei cittadini per diffonderne i contenuti e concordare le possibili osservazioni al Documento che ricordiamo sarà lo strumento normativo di riferimento per lo sviluppo della Media e Alta Valtellina per i prossimi 30 anni!
Paola Bormolini – Capogruppo PdL in Provincia
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