La durezza dei numeri fa 500 (numero più/numero meno) posti di lavoro in meno nella scuola statale della provincia di Sondrio, ecco il risultato della “Riforma epocale” voluta da chi ci governa. Una riforma tutta giocata al ribasso che ha visto la denigrazione delle lavoratrici e dei lavoratori, degli studenti stessi. Una riforma che ha lasciato anche i genitori nel più totale disorientamento nel momento in cui hanno visto negata la scelta espressa per l’iscrizione dei propri figli.
Il taglio occupazionale rivelerà a settembre tutta la sua inadeguatezza nel far fronte alla complessità e alle problematiche del mondo scolastico.
Si avvierà un anno in cui non ci saranno collaboratori scolastici e personale di segreteria a sufficienza per soddisfare le esigenze organizzative di ogni singola istituzione scolastica; i docenti presenti dovranno farsi in quattro per cercare almeno di “fare lezione!”; un buon numero di Dirigenti Scolastici dovrà seguire due istituzioni.
Mentre le pluriclassi nelle scuole primarie spadroneggiano e le aule affollate saranno oltre i limiti imposti dalla legge sulla sicurezza, il governo pensa bene di continuare a tagliaresull’organico di sostegno. Anzi va oltre: infatti modifica le commissioni mediche che redigono le diagnosi funzionali introducendo un rappresentante INPS nel ruolo di “censore”! Perchè a dire del governo ci sono troppi bambini e bambine con la certificazione di disabilità e allora è bene mettere un freno, come se i genitori si divertissero a ottenere una simile certificazione.
Il nostro Paese è stato esempio per il mondo intero per quanto riguardava l’inserimento e l’integrazione, ora, invece, un brutale accanimento contro la scuola pubblica statale e le sue buone pratiche negano questo pezzo importante della nostra storia fatta di emancipazione culturale e sociale.
Il ritorno al passato non farà progredire la nostra Italia, anzi l’imbarbarimento è più vicino di quel che non possa sembrarci!
Flc-Cgil Scuol
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