C’è forte preoccupazione anche a Roma per gli effetti della decisione del governo cantonale ticinese che ha bloccato il 50% dei ristorni dovuti ai Comuni italiani per i frontalieri, e la Lega Nord si è immediatamente mobilitata: “Sapevamo che la situazione era critica – spiega il parlamentare valtellinese Jonny Crosio –, ma speravamo che i Ticinesi non arrivassero a questa mossa. Saremo pronti a rispondere perché si tratta di una questione troppo importante per le nostre regioni di confine, anche perché Roma e Berna stavano già dialogando e, comunque, la decisione finale sarà del governo confederale considerato che si tratta di accordi internazionali”. La matassa, infatti, si era dipanata a seguito dell’impegno strappato al Governo italiano dalla mozione della Lega Nord, firmata dallo stesso Crosio, per l’esclusione della Svizzera dalla famigerata black list.
La questione verrà affrontata in una riunione urgente del Tavolo Italia-Svizzera che il ministro degli Esteri Franco Frattini ha già convocato e che potrebbe tenersi lunedì. “In questa fase non possiamo permetterci di aspettare – spiega Crosio -, la situazione è troppo delicata: serve che i due governi centrali si parlino prima possibile per giungere a una soluzione che tuteli i nostri frontalieri e i Comuni. Quello dei ristorni è un diritto acquisito che nessuno può mettere in discussione, ma sappiamo che il nodo della black list incide notevolmente, per questo come Lega Nord ci eravamo mossi con la mozione”.
Anche i Comuni e le Comunità Montane delle province interessate si stanno mobilitando e presto s’incontreranno per valutare come muoversi: “Un segnale di unità e di coesione”, lo definisce Crosio, a conferma dell’importanza della questione.
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