31 agosto 2011 - Dopo la sua costituzione a Palazzo Muzio a Sondrio il 7 dicembre del 2010, la Federazione delle Province di Montagna (Sondrio, Belluno, Verbano Cusio Ossola) si è riunita oggi in Veneto rivendicando maggiore autonomia.
Qui, i Presidenti Massimo Sertori, Gianpaolo Bottacin e Massimo Nobili hanno deciso di inviare ai presidenti delle rispettive regioni e dunque a Formigoni, Zaia e Cota e al Ministro per gli Affari Regionali Raffaele Fitto una richiesta ufficiale per il riconoscimento dello status di territori interamente montani.
Una decisione condivisa dai tre Presidenti che presto la formalizzeranno con l’obiettivo che questo particolare status sia recepito da una precisa norma nazionale e regionale. “Se è indubbio che le Province di Sondrio, Belluno e Verbano Cusio Ossola siano le uniche tre in Italia ad amministrare un territorio completamente montano - spiega il Presidente Sertori - è altrettanto vero che ad oggi non esistono leggi che sanciscano questa differenza, omologandoci così al resto del Paese. Il riconoscimento di questa eccezionale particolarità - aggiunge - sarà la premessa fondante per il futuro di tre territori dove, mi ripeto ancora una volta, vi sono condizioni ambientali, sociali ed economiche eccezionali che meritano una gestione mirata. Ribadire la nostra differenza - prosegue Sertori - non solo è doveroso, ma necessario al fine di dare risposte alle istanze dei cittadini. Una filosofia questa, fatte le debite distinzioni del caso, alla quale anche
la Regione Lombardia si sta avvicinando proprio grazie all’attuale governo con la costituzione per esempio del Comitato per la Montagna”.
Dopo l’incontro, Sertori, Bottacin e Nobili hanno indetto presso l’Hotel Ferrovia una conferenza stampa per ricordare ancora una volta la particolarità delle loro terre per altro confinanti con stati esteri e province a statuto speciale.
La sussistenza dell’ente provincia diventa così essenziale per terre, dove altrimenti verrebbe meno ogni possibilità di sintesi amministrativo/politica in grado di recepire i problemi dei cittadini, di chi abita luoghi tanto belli quanto difficili e aspri preservandone con fatica tradizioni, cultura e bellezza.
“In questo febbrile momento di discussione sulla necessità di abolire le Province - commenta Sertori - ricordo che le Province ci sono e che i loro organismi sono stati eletti democraticamente dal popolo. A prescindere dal dibattito in atto - aggiunge il Presidente - noi lavoreremo come abbiamo sempre fatto per il bene della nostra Valle e delle sue genti. Credo, inoltre, che il grande senso identitario che regna nella mia terra, così come in quella dei colleghi di Belluno e di Verbano Cusio Ossola, sia un valore aggiunto, per nulla trascurabile, che può e deve fare la differenza in una discussione nell’ambito della quale si vogliono definire nuovi assetti istituzionali con modifiche costituzionali”.
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