3 ottobre 2011 - Grazie ai Carabinieri della Provincia di Sondrio sono stati arrestati tre usurai del bresciano che agivano anche in Valtellina.
Verso le ore 6.00 di questa mattina, militari del Comando Compagnia Carabinieri di Sondrio, al termine di una lunga e complessa indagine, hanno arrestato tre persone e indagato una quarta su ordine del GIP del Tribunale di Sondrio:
- una misura cautelare in carcere nei confronti di Faglia Fausto, classe 1940, residente a Darfo Boario Terme (BS), ragioniere in pensione;
- un arresto domicialiare a carico di Tognola Alessandro, classe 1935, residente a Pisogne (BS), pensionato;
- un arresto domicialiare a carico di Rondini Luciana, classe 1956, residente a Pisogne (BS), commerciante.
- Una quarta persona è stata sottoposta ad indagini.
I reati contestati a tutti sono di usura, estorsione e riciclaggio continuati e in concorso tra loro.
L’indagine è iniziata nel gennaio 2011 a seguito della denuncia di un libero professionista di Sondrio che ha raccontato di essere sotto usura ormai da più di 10 anni e, a fronte di un prestito di circa 200.000 euro, di aver già consegnato all’usuraio circa 600.000 euro, vedendosi costretto anche a vendere 2 case di sua proprietà per far fronte alle richieste di pagamento dell’uomo.
I Carabinieri, iniziate le indagini, hanno subito trovato riscontro alla versione dell’uomo, appurando la continua e incessante attività di prestito di denaro messa in atto dal pensionato con il concorso delle altre 3 persone; il tasso usuraio richiesto era per tutti i “clienti” del 10% mensile (120% annuo) salvo, di tanto in tanto, prestare denaro con piccoli sconti (8% mensile).
Nel corso delle indagini sono state accertate altre 7 vittime (oltre al denunciante iniziale).
Il patrimonio posto sotto sequestro preventivo consiste in 14 immobili e 4 conti corrente riconducibili al gruppo. Nonostante l’ingente patrimonio accumulato negli anni, il Faglia era completamente sconosciuto al Fisco: si dichiarava nullatenente, percepiva una pensione minima ed anche un assegno sociale dall’Inps di circa 630 euro mensili, per cui dovrà rispondere anche di truffa aggravata ai danni dello Stato.
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